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Marche in zona rossa dal 15 marzo, Acquaroli: «Momento difficile, ma con i vaccini nuova fase»

Le scuole restano chiuse in tutta la regione incluso l'Ascolano, dove scatta anche la chiusura per bar e ristoranti per i quali è sempre possibile l'asporto e la consegna a domicilio

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli

ANCONA – Da lunedì 15 marzo le Marche passano dalla zona arancione alla zona rossa. Lo ha stabilito il ministro della Salute Roberto Speranza dopo la valutazione della cabina di regia.

«Questa mattina il ministro Speranza ci ha comunicato che la soglia dei 250 positivi a settimana su 100.000 abitanti su base regionale sarà il criterio adottato per valutare le regioni che entrano in zona rossa – scrive il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un post sulla sua pagina Facebook- . A seguito di questa decisione, il ministro Speranza mi ha confermato che le Marche automaticamente saranno portate in zona rossa per le prossime due settimane».

«Stiamo attraversando la fase più difficile dall’inizio della pandemia – prosegue -. Se l’anno scorso l’impatto è stato fortissimo, oggi si aggiungono stanchezza ed esasperazione, senza considerare gli effetti di natura economica sulle imprese e sulle famiglie. È stato un anno difficile ma dobbiamo avere la consapevolezza che questa lunga traversata, con la somministrazione dei vaccini, ci sta facendo intravvedere una nuova fase. Ad oggi, nella nostra regione, su 176.810 dosi ricevute ne sono state somministrate 163.581, il 92,5% del totale».

Dopo che quattro province marchigiane erano state poste in zona rossa per ordinanza regionale del governatore Francesco Acquaroli (Ancona, Macerata, Fermo, Pesaro Urbino), ora a finire in zona rossa sarà tutta la regione, Ascolano incluso, che fino alle 24 di domenica però sarà in fascia arancione. A pesare sulla nuova fascia di rischio la variante inglese e il grado di pressione sulle strutture ospedaliere. L’indice Rt delle Marche si piazza a quota 1,06.

L’ordinanza del ministro delle Salute, valida per due settimane, fa scattare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in tutta le Regione (nelle province di Ancona, Macerata, Fermo e Pesaro Urbino sono già in dad al 100%). Inoltre bar e ristoranti potranno lavorare solo con asporto (dalle 5 alle 22) e consegna a domicilio.