ANCONA – «Si vedono sempre più spesso, ma non proteggono né se stessi né gli altri». Il presidente di Federfarma Marche Andrea Avitabile lancia l’allarme sulle mascherine in plastica trasparenti che ultimamente un pò tutti abbiamo visto indossare a qualche conoscente. Ma attenzione perchè «non rispondono alla normativa vigente» spiega Avitabile. Sulla questione si era espresso negativamente anche il Comitato Tecnico Scientifico nazionale che aveva invitato gli italiani a non utilizzarle perché non proteggono in maniera adeguata.
«Possono essere usate solo se abbinate alla mascherina chirurgica – prosegue – , ma non da sole perché non filtrano, né in uscita né in entrata. Non starei vicino ad una persona che indossa una mascherina di questo tipo».
Insomma per proteggersi occorre indossare mascherine o di tipo chirurgico, ffp2 o anche di comunità spiega Federfarma, «vanno bene anche quelle di stoffa colorate, l’importante è indossarle bene, coprendo correttamente bocca e naso per evitare la fuoriuscita del droplets (ndr goccioline di saliva) che trasmette il virus».
Un discorso a parte va fatto per le mascherine per i non udenti, che hanno un inserto centrale trasparente per consentire loro di osservare il movimento delle labbra di chi parla, così da comprendere quello che dice. Si tratta di mascherine chirurgiche con una finestrella trasparente che lascia scoperta la bocca.
Per quanto può essere usata una mascherina? «Per due giorni al massimo, facendo attenzione a non toccarla all’esterno così da evitare contaminazioni. Ma se si usano tutto il giorno per lavoro la sera è bene indossarla solo un giorno». Come si possono pulire? «Con alcool o soluzioni alcooliche, oppure con il vapore del ferro da stiro, ma meglio non lavarle. Se si usano spray a base alcolica è bene fare attenzione se ci sono oli essenziali che possono dare fastidio ad alcuni ispirandoli». Cosa consiglia in questa fase di indossare per recarsi in ospedale per una visita o per andare a far spesa in un negozio? «Io indosserei una ffp2 che protegge di più rispetto ad una chirurgica per il maggior potere filtrante».
Il presidente di Federfarma pone l’accento sulla prevenzione: «Gli unici sistemi sicuri che abbiamo adesso a disposizione sono il proteggersi, disinfettare le mani il più spesso possibile e lavarle quando si può. E poi il distanziamento, meno persone dentro i locali. Seguiamo le norme che ci stiamo dettando». Che ne pensa del passaggio in zona arancione? «Era obbligato con i dati in crescita. Non so se sarà utile, ma era un tentativo necessario».