ANCONA – Sono circa 90 le persone che ogni giorno trovano un pasto caldo a cena alla nuova mensa della Caritas “Beato Gabriele Ferretti – S. Stefano” di Ancona, inaugurata il 15 dicembre scorso. La struttura, fortemente voluta dall’Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo Angelo Spina, è in piena attività grazie anche a tanti volontari che hanno deciso di donare il proprio tempo per servire i poveri: 120 in totale, di cui 60 si sono aggiunti negli ultimi mesi.
«L’intera Arcidiocesi – sottolinea Monsignor Angelo Spina -, ha risposto al progetto della nuova mensa che era un sogno ed è diventato realtà. Siamo chiamati a prenderci cura di tutte le persone e, in modo particolare, dei più poveri. La mensa è diventata sempre più un Vangelo vivo, una buona notizia in azione per le persone bisognose e in difficoltà della città di Ancona e del territorio diocesano. Gli ospiti che, sono in numero crescente, sono molto soddisfatti per l’attenzione che viene data alla loro persona e alle loro necessità. La mensa non ha solo una funzione di assistenza, è un luogo di incontro e ascolto con al centro l’accoglienza, l’integrazione e la promozione della dignità della persona umana».
Gli ospiti sono accolti in una prima sala con servizi e accedono poi alla grande sala da pranzo (grande circa 250 mq, può ospitare fino a 200 persone), dove è sistemato un banco self-service comunicante con una efficiente cucina industriale. La sala, illuminata e riscaldata, è dotata di un maxischermo tv con collegamento a Internet. Nei locali ci sono anche i servizi igienici e il magazzino per conservare gli alimenti. I cibi sono sempre freschi e preparati al momento. Una mensa non viene solo dato il pasto, ma è un luogo di incontro dove ognuno viene chiamato con il proprio nome e il cibo viene consumato nella relazione con chi lo prepara, lo serve, lo condivide nella fraternità. «Tutto ciò che noi riceviamo è dono di Dio – dichiara l’Arcivescono Spina – e quando il cibo lo condividiamo si moltiplica e diventa benedizione».
Il direttore della Caritas diocesana Simone Breccia sottolinea «la bellezza dell’incontro e del dono reciproco che possiamo essere l’uno per l’altro. La mensa è cibo per chi è affamato ma, al tempo stesso, nutrimento per l’anima per coloro che vengono accolti e per i volontari che servono i poveri e camminano con loro». La mensa è gestita dall’associazione Santissima Annunziata, ente gestore di tutti i servizi promossi dalla Caritas, e il presidente Marco Curzi invita le comunità e i cittadini a farsi carico dei poveri e dei loro bisogni: «Negli ultimi mesi il numero dei volontari è aumentato – dice – ma speriamo ci siano altre persone che decidano di mettersi al servizio dei poveri. Non si tratta di elemosina, ma di farsi carico delle persone a 360 gradi, con l’accoglienza, l’ascolto, e la costruzione di un percorso condiviso che le aiuti a riprendere in mano la propria vita». «Servire è la cosa più bella che possiamo fare, c’è più gioia nel dare che nel ricevere», conclude Monsignor Angelo Spina, che proprio in questi giorni ha visitato la struttura, ringraziato i volontari, pregando con loro per poi benedirli.