ANCONA – Ha lasciato la banchina 22 del porto di Ancona la Geo Barents, la nave umanitaria di Medici Senza Frontiere, giunta ieri mattina nel capoluogo marchigiano con a bordo 73 migranti, 22 dei quali minorenni. La partenza attorno alle 14:30 di oggi. L’imbarcazione, dopo un cambio di equipaggio e i rifornimenti necessari ad Augusta, in Sicilia, sarà pronta per tornare nel Mediterraneo centrale per la sua azione salvavita, ha fatto sapere Medici Senza Frontiere.
Lo sbarco di martedì 10 gennaio della Ocean Viking e quello di giovedì 12 gennaio della Geo Barents sono stati il primo per Ancona, di navi Ong con migranti a bordo, con le nuove regole previste dal dl Ong. Al porto di Ancona, nei due sbarchi, sono giunti complessivamente 110 migranti, 40 dei quali sono minori non accompagnati.
I migranti adulti sbarcati ieri sono stati trasferiti nei Cas della Lombardia, a Bresso, mentre quelli giunti due giorni prima, hanno trovato accoglienza nelle strutture delle Marche. Dei minori non accompagnati, tutti tra i 14 e i 17 anni, 39 sono stati accolti nel Cas di Senigallia, mentre per uno di loro, una ragazza, è stata trovata una sistemazione diversa.
Lo sbarco in questi giorni è stato accompagnato da polemiche, legate all’assegnazione del porto di Ancona alle due navi che avevano salvato i migranti al largo della Libia, affrontando un viaggio lungo. Le Ong avevano chiesto di sbarcare in un porto più vicino.
Allo stesso tempo, nel capoluogo delle Marche si sono tenute manifestazioni di solidarietà verso i naufraghi, tra i quali anche vittime di tortura, promosse da centri sociali, Ambasciata dei Diritti e associazioni varie, alla quale hanno preso parte anche diversi anconetani. I manifestanti si sono dati appuntamento non solo in occasione dei due sbarchi, esponendo striscioni con su scritto “Welcome”, ma anche in occasione della partenza delle navi Ong, per salutare gli equipaggi.