ANCONA – Una trentina di persone questa mattina è tornata a manifestare la propria vicinanza ai migranti al molo San Francesco, di fronte alla banchina 22 del porto di Ancona, dove oggi è attraccata la nave umanitaria Geon Barents con 73 migranti a bordo.
I manifestanti, gli stessi che avevano organizzato il sit-in in occasione del primo sbarco ad Ancona della Ocean Viking avvenuto martedì sera, hanno esposto lo stesso striscione usato lungo via XXIX Settembre con scritto «Welcome», un chiaro messaggio di benvenuto rivolto non solo ai migranti ma anche alle navi umanitarie.
«L’accoglienza è un tema molto sentito dalla città», dice una attivista dell’Ambasciata dei Diritti, spiegando che la manifestazione ha voluto esprimere anche il dissenso dei movimenti e delle associazioni che sono tornate a mobilitarsi al fianco di tante persone, «contro il decreto del governo, che sta facendo viaggiare in mare naufraghi ed equipaggi delle Ong, con mare mosso e per lunghi tragitti. Questo è un decreto contro le Ong che le penalizza insieme ai migranti. Va smontato: Ancona non può diventare l’approdo sicuro di tutte le Ong obbligando a tragitti troppo lunghi. Il porto più sicuro è quello più vicino».
Secondo l’Ambasciata dei Diritti, «la lunga lista di commenti pieni di odio nei vari social alla notizia dell’arrivo delle navi sembrava dipingere una comunità tra l’indifferenza e l’ostilità nei confronti dei naufraghi e dei loro salvatori», eppure «la notizia dell’arrivo in città delle due navi ha generato un tam tam positivo tra associazioni e singoli individui».
«Game over – prosegue l’Ambasciata dei Diritti – la pacchia è finita, continuavano a commentare nel mondo virtuale dei social. Ma come la storia insegna la propaganda spesso fallisce ed ecco nascere in varie parti della città assemblee vere, dal vivo partecipate al di la di ogni più rosea previsione, tutte coordinate e decise nel dare il benvenuto alle persone soccorse ed ai loro soccorritori».