Attualità

Molestie e persecuzioni verso una donna: divieto di avvicinamento per un 50enne anconetano

La donna aveva sporto denuncia in Questura, giunta all'esasperazione per le minacce e le molestie subite da parte dell'uomo che le inviava messaggi e si appostava lungo la strada

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – I poliziotti della Questura di Ancona hanno eseguito nei confronti di un 50enne anconetano la misura cautelare del divieto di avvicinamento ad una donna, verso la quale aveva messo in atto condotte persecutorie.

La donna aveva sporto denuncia in Questura, giunta all’esasperazione per le minacce e le molestie subite da parte dell’uomo. Lo stalker non solo le inviava messaggi dal contenuto ingiurioso e molesto, sia via chat (Messanger) che per mail, ma si appostava anche lungo la strada, nei luoghi frequentati dalla donna, per poi per cercare di parlarle o di consegnarle regali.

Episodi che non cessando hanno finito per causare nella donna un grave stato d’ansia e di paura, tanto da indurla a temere per la propria incolumità, per quella del compagno e della figlia piccola. La donna si è vista costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, modificando i percorsi stradali solitamente effettuati ed installando una telecamera nei luoghi di sua proprietà, per sorvegliare la zona, a tutela della sua incolumità e di quella dei suoi familiari.

L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona, è sfociata con l’emissione da parte del GIP della misura cautelare del Divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima. Il provvedimento è stato notificato all’uomo nelle ultime ore.

Nell’ultimo periodo sono stati già 11 i provvedimenti di ammonimento emessi dal Questore di Ancona, su istruttoria della Divisione Anticrimine, per tutelare le donne vittime di atti persecutori o molesti. Il Questore di Ancona Cesare Capocasa commenta così: «Esserci sempre, è saper ascoltare le istanze di chi ha avuto il coraggio di chiedere aiuto».