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Monitoraggio Agenas: Marche in media per liste d’attesa, quartultime per recupero prestazioni pre-Covid. I dati

Nelle Marche per una prima visita cardiologica in classe B si attendono mediamente 9 giorni, 8 per prima visita ortopedica, 10 per una Tac e 9 per una eco all'addome

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ANCONA – Marche nella media per le liste di attesa relative a visite ed esami, quartultime per la variazione delle prestazioni rispetto al 2019. Il dato emerge dal Monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali – anno 2023 – attività di sperimentazione’ dell’Agenas e Fondazione The Bridge che ha preso in esame, come campione, la settimana dal 22 al 26 maggio 2023′.

Va detto che al monitoraggio hanno aderito 13 Regioni sulle 21 invitate, ma solo 6 regioni hanno inviato dati completi del Cup, tra le quali anche le Marche, insieme all’Emilia-Romagna, alla Toscana, al Friuli-Venezia Giulia, alla PA di Trento, al Piemonte e alla Toscana.

Analizzando i tempi di attesa per le prestazioni Agenas prende in esame il primo appuntamento che il sistema sanitario è in grado di dare per le classi di priorità B, che devono essere effettuate entro 10 giorni, e in classe D che devono essere effettuate entro 30 giorni per le visite e entro 60 per gli esami diagnostici.

Nelle Marche per una prima visita cardiologica in classe B si attendono mediamente 9 giorni, per la classe D (30 giorni) l’attesa è di 22 giorni, per la prima visita ortopedica in classe B l’attesa è di 8 giorni, per la classe D 29 giorni. Quadro al limite per la diagnostica strumentale (Tac): per una prima visita in classe B si aspettano 10 giorni, per la classe D 21 giorni, mentre per una ecografia dell’addome si attendono 9 giorni (classe B) e 26 (classe D).

Per quanto riguarda il confronto dei volumi delle prestazioni erogate nel primo semestre 2023 rispetto al primo semestre 2019 (pre pandemia) nell’ambito delle visite di controllo tutte le Regioni, con l’eccezione della Toscana, mostrano criticità nel ristabilire i volumi di prestazioni che venivano erogate nella fase precedente all’emergenza sanitaria.

Nelle Marche il dato segna -11,4%, facendo una panoramica su tutte le regioni la Toscana segna un +0,8%, mentre fanalino di coda sono la PA di Bolzano (-34,9%) e la Basilicata (-38,7%). Per risonanza magnetica e Tac le Marche registrano un -3,2%, peggio la PA di Bolzano (-56,9%). In ambito oncologico invece il dato è positivo (27,1%), il migliore è quello di PA Trento (67,1%).

A seguito del report l’Ars (Agenzia regionale sanitaria) ha fatto sapere attraverso una nota stampa della direttrice Flavia Carle che i risultati «evidenziano una importante variabilità tra prestazioni e tra regioni; negli otto esempi di prestazioni presentati le Marche si collocano per le prestazioni da prenotare entro 10 giorni al secondo posto per risonanza, gastroscopia e visita ortopedica, con percentuali di prenotazione nei tempi tra il 72% e l’81%».

«Terzo posto» per le Marche per visita oculistica (90% di prenotazione nei tempi e «quarto posto per ecografia addome, TAC, ecodoppler e visita cardiologica con % di prenotazione nei tempi dal 72 all’86%. Per le prestazioni da erogare entro 30 giorni – riferisce Carle – si evidenzia una situazione migliore: il primo posto per risonanza e gastroscopia (90% di prenotazione nei tempi), il secondo posto per visita cardiologica, ecografia addome, TAC, ecodoppler, con % di prenotazione nei tempi dall’84 al 93%) e il terzo posto per visita oculistica (86% di prenotazione nei tempi)».

L’Ars ha fatto sapere inoltre che sono in itinere attività di monitoraggio periodico (settimanale e mensile) alla presenza del direttore del dipartimento e dei direttori degli enti durante nel corso delle quali «vengono analizzati gli scostamenti dei volumi prestazionali e delle attività ambulatoriali previsti nel Pngl (Piano nazionale governo liste attesa) e attività ambulatoriale non prevista nel Pngla oltre ai ricoveri, comparando gli stessi periodi del 2019, 2022 e 2023. Tale attività è finalizzata a potenziare i settori che fanno fatica a trovare una adeguata offerta rispetto alla domanda anche a causa della carenza dei medici da reclutare».

Carle conclude affermando che «con Dgr 1243 del 10 agosto 2023 sono stati stanziati oltre 9 milioni di euro con una destinazione di 1,65 milioni di euro per acquistare prestazioni dai privati accreditati. I risultati già all’avvio del secondo semestre registrano un aumento del trend e conseguentemente ci si aspetta una migliore performance a fine anno».