ANCONA – «Sono entrati il 16 novembre i primi pazienti nell’area Covid approntata nei locali che ospitavano l’Unità di Chirurgia del Piede Diabetico all’Inrca, trasferiti da un altro reparto Covid alla spicciolata, e nonostante la pioggia e il freddo». A denunciare la situazione sono gli esponenti di Forza Italia Daniele Silvetti e Teresa Stefani Dai Pra. Il coordinatore provinciale del partito berlusconiano e il commissario comunale di Ancona avevano cercato di sensibilizzare il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli sullo smantellamento del reparto per far spazio ai malati Covid, trasferendo l’Unità ad Osimo, senza però avere risposte.
Ora tornano alla carica sulla questione, visto che oltretutto, come tengono ad evidenziare, il reparto Covid da cui sono stati trasferiti i pazienti nella giornata di ieri, ovvero dalla palazzina ex Persichetti, «non era saturo e aveva ancora 5 posti letto liberi». Nella nuova area Covid i malati sarebbero arrivati con l’ambulanza dalla Chirurgia dell’Inrca di Ancona e anche dall’Inrca di Osimo.
«Pazienti anziani e malati di covid che sono stati spostati con il freddo da una palazzina all’altra, una manovra ingiustificabile che avviene oltretutto spostando ad Osimo altri pazienti, anche loro in condizioni delicate, come quelli dell’Unità del Piede Diabetico».
«Una figuraccia – vanno all’attacco Silvetti e Dai Pra – rafforzata da un video diffuso su Facebook (sulla pagina “Buffonate di Stato”, ndr) che mostra i reparti vuoti. Un trasferimento paradossale che avviene in procinto della dimissione di alcuni pazienti presenti nell’altra area covid della Palazzina Persichetti e con 5 posti letto ancora liberi» incalzano.
Insomma, uno spostamento che si poteva evitare secondo Silvetti e Dai Pra, che proseguono sottolineando le preoccupazioni sollevate dal personale sanitario dell’Inrca, vista la carenza di medici e infermieri: «Chi assisterà questi pazienti Covid? Ci informano – continuano – che stanno procedendo ad assunzioni a tempo determinato per l’area Covid, e questo significa affidare i pazienti a personale poco esperto. Si continua a peggiorare la situazione. Genga è il direttore generale dell’Inrca di Ancona o di Osimo: ce lo faccia sapere perché cominciamo a nutrire dei dubbi».
«Potevamo comprendere tutti questi spostamenti se il punto di emergenza fosse stato saturo, ma visto che così non è non ne capiamo la necessità, specie quando questi trasferimenti coinvolgono pazienti anziani e per giunta affetti dal covid». Secondo i due esponenti politici «è in atto uno smantellamento dell’Inrca di Ancona in favore dell’ospedale di Osimo che non è organizzato per tanti servizi».