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Ad Ancona la nuova tecnica di chirurgia dell’aorta. Di Eusanio: «Vero intervento ibrido» – VIDEO

L'intervento, che combina procedure chirurgiche tradizionali all'approccio endovascolare, è stato messo a punto grazie alla collaborazione fra UnivPm e Ospedali Riuniti. Verrà presentato a Londra, in occasione del Barts Aortovascular Symposium, il 10 dicembre

Da sinistra Emanuele Gatta e Marco Di Eusanio

ANCONA – Tecniche chirurgiche tradizionali combinate ad un approccio endovascolare hanno dato origine ad un «vero intervento ibrido». Il professor Marco Di Eusanio, direttore della Cardiochirurgia di Torrette e docente dell’Università Politecnica delle Marche, descrive così il nuovo approccio alla cura degli aneurismi estesi dell’aorta toracica, messo a punto ad Ancona.

Una tecnica, ideata e sviluppata in collaborazione con il dottor Emanuele Gatta, responsabile della Sos di Chirurgia Aortica Ibrida e Nuove Tecnologie di Torrette, che consente di operare pazienti con voluminosi aneurismi dell’aorta toracica. L’approccio ibrido, permette durante l’arco dell’intervento di mantenere una continua e piena perfusione di tutti gli organi, consentendo migliori risultati: in 11 pazienti sui quali è stata eseguita la tecnica operatoria combinata non si sono registrati decessi né complicanze, un esito brillante rispetto a quanto riportato dalla letteratura internazionale, dove la patologia è associata a tassi di mortalità compresi tra il 5 e il 15%.

Frutto di una sinergia tra l’Università Politecnica delle Marche e gli Ospedali Riuniti di Ancona, la tecnica «non estremizza il mininvasivo, ma cerca di facilitare la chirurgia open» come spiega il dottor Gatta.

Da sinistra Emanuele Gatta e Marco Di Eusanio

L’approccio ibrido verrà presentato il 10 dicembre a Londra in occasione del Barts Aortovascular Symposium, uno dei più importanti convegni al mondo per la chirurgia aortica. Inoltre nei prossimi giorni verrà depositata domanda di brevetto per due protesi specifiche per l’intervento, disegnate appositamente dai suoi ideatori (Di Eusanio e Gatta).

«Stiamo eseguendo il nuovo approccio con materiale protesico già disponibile – sottolinea il professor Di Eusanio -, però può essere ulteriormente migliorato con dispositivi ad hoc». Un brevetto che proietta verso ulteriori sviluppi della procedura, spiega il dottor Gatta, anche in termini di interventi meno invasivi.

Il professor Marco Di Eusanio

Nel 2019 sono stati più di 1.250 gli interventi cardiochirurgici maggiori eseguiti a Torrette, con mortalità complessiva inferiore all’1% e un bacino di pazienti proveniente da tutto l’Adriatico e dall’Umbria. Oltre 200 gli interventi chirurgici per il trattamento di pazienti con patologia complessa dell’aorta toracica. Numeri che pongono la cardiochirurgia di Ancona fra le prime d’Italia.

Gli interventi di cardiochirurgia eseguiti ad Ancona

Numeri di rilievo anche per la Sod di Chirurgia Vascolare, diretta dal dottor Luciano Carbonari, dove negli ultimi 10 anni sono stati eseguiti a carico del distretto aortico addominale toracico e toracoaddominale oltre 1.400 procedure endovascolari standar e complesse e più di 1.100 interventi di chirurgia open, attestando la chirurgia vascolare dorica fra le prime 5 d’Italia per volume di attività, risultati ed eterogeneità di patologie trattate. Partecipa inoltre a trial nazionali ed internazionali per il trattamento endovascoalare dell’ aorta toracica e toracoaddominale.

Il professor Di Eusanio, con alle spalle un background lavorativo maturato tra Olanda, Giappone e la Cardiochirurgia di Bologna, è uno dei maggiori esperti internazionali per casistica e attività scientifica di ricerca. Sono più di 100 le pubblicazioni internazionali sull’argomento al suo attivo, alle quali si aggiungono la partecipazione a registri di studio internazionali sugli aneurismi e dissezioni aortiche e la moderazione di congressi internazionali.

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