ANCONA – «Un complesso ospedaliero all’avanguardia che si posizionerà ai vertici dell’edilizia sanitaria italiana». Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e all’Edilizia sanitaria Francesco Baldelli al termine di un sopralluogo al cantiere del nuovo ospedale Inrca di Camerano, in chiusura di un seminario di aggiornamento professionale organizzato dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Macerata, Commissione strutture e geotecnica, a cui hanno partecipato 34 professionisti.
Al centro dell’evento il progetto del nuovo ospedale e le soluzioni innovative adottate a livello strutturale, come i 279 isolatori sismici a scorrimento e i 24 dissipatori “viscosi” posizionati, soluzioni che in Italia hanno ancora poche applicazioni. «Anche l’Ordine degli ingeneri di Padova si è prenotato per visitare questa struttura, che già rappresenta un vanto dell’ingegneristica sanitaria nazionale – ha detto Baldelli -. Quando, due anni fa, si è insediata la nuova Giunta regionale, in questo cantiere non era stato edificato nemmeno un pilastro. Oggi, invece, è stato quasi completato l’edificio che, prima ancora di essere operativo, già rappresenta un’eccellenza tecnologica tale da divenire un modello di riferimento per i professionisti di settore».
L’assessore regionale ha spiegato che l’obiettivo è di inaugurare la struttura ospedaliera entro il 2025. «Nel nuovo bilancio regionale abbiamo stanziato altri 60 milioni di euro per completarlo – ricorda -. L’importo più che raddoppia, in sostanza, le risorse disponibili al momento del nostro insediamento. Nel complesso investiremo nel nuovo Inrca 160 milioni di euro, più altri 15 milioni per migliorare l’accessibilità viaria alla struttura. Quello dei collegamenti sicuri, moderni e veloci per raggiungere l’ospedale sarà un tema che replicheremo anche nelle altre strutture sanitarie ospedaliere, perché è fondamentale, per i cittadini, poter accedere celermente ai servizi che salvano la vita».
Il nuovo Inrca si sviluppa su una superficie di 61mila metri quadri, in quattro piani (più un quinto per l’elisuperficie) e altri 1.500 mq esterni destinati a ospitare la centrale termica e l’impiantistica tecnologica. I posti auto disponibili saranno 800. Il cantiere, ha affermato l’ingegnere Andrea Bartoli dirigente Edilizia Sanitaria della Regione Marche e relatore al seminario, «ha completato la parte strutturale dell’edificio principale. Abbiamo appena approvato la variante strutturale che ci permetterà di dare continuità ai lavori della centrale tecnologica esterna all’edificio principale imposta dalla recente normativa. Stiamo predisponendo, ed è in fase avanzata, il progetto esecutivo di tutta la variante tecnologica per consegnare un ospedale pienamente operativo».
L’ingegner Raffaele Pasquali della Regione Marche, dirigente Settore Rischio Sismico, e dell’Ordine di Macerata, ha sottolineato l’importanza del seminario di aggiornamento: «Condividiamo quanto realizzato con questa grande opera. Vogliamo divulgare la conoscenza di quanto viene fatto qui per poter essere di stimolo e di miglioramento professionale per tutta la categoria. In questo ospedale nuovo vengono implementare tecnologie che non sono presenti comunemente in altre strutture esistenti. L’isolamento sismico – ha concluso -, come ci hanno insegnato i recenti eventi, è fondamentale: in Turchia gli ospedali con isolamento alla base hanno riportato danni contenuti».