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«Vicinanza alla popolazione per aiutare la società a crescere»: il questore Giancarlo Pallini si presenta

Primo discorso ufficiale alla stampa per l'alto dirigente della Polizia dopo il suo insediamento alla guida della Questura di Ancona. In arrivo da Ferrara, raccoglie il testimone da Claudio Cracovia, trasferito a Trento

Da sinistra il vice questore Cinzia Nicolini e il questore Giancarlo Pallini

ANCONA – «I giovani sono i primi ad essere responsabili e portatori di un messaggio nei confronti dei loro coetanei». A dirlo il nuovo questore di Ancona Giancarlo Pallini in occasione della conferenza stampa per il suo insediamento nella Questura dorica, avvenuto lunedì (24 febbraio) dopo il trasferimento di Claudio Cracovia. Nel presentarsi ai giornalisti ha illustrato quelli che saranno i punti cardine della sua attività, fra i quali prevenzione, contrasto ad ogni forma di illegalità, attività di educazione e sensibilizzazione nelle scuole e presso le associazioni del territorio, e vicinanza alla popolazione. Una attività che come ha annunciato si caratterizzerà per la continuità: «Il mio predecessore ha svolto un grande lavoro che non va disperso – ha dichiarato – la continuità è essenziale e l’intelligenza di tutti i vertici è quella di dare continuità al lavoro svolto».

Pallini non è una nuova conoscenza per le Marche, dal momento che è stato questore a Macerata fino al 2017, prima di approdare a Ferrara.
«Una regione che adoro e apprezzo – ha dichiarato – , stimolante sia per l’attività di polizia che di vicinanza alla popolazione, una linea che intendo proseguire». Il questore ha posto l’accento sulla vicinanza alla popolazione, in particolare al mondo giovanile «per aiutare la società a crescere e migliorare nei suoi aspetti di vita quotidiana».

Poi ha evidenziato che proseguirà nell’attenzione di monitoraggio attento delle zone critiche del territorio avvalendosi della «squadra eccezionale» presente nella Questura di Ancona e nel controllo dei locali pubblici specialmente per quel che concerne la vendita di alcool ai minori. Una azione necessaria che come ha sottolineato deve servire a sensibilizzare i gestori dei locali i quali devono comprendere «che non è tutta economia e guadagno, ma crescita. Il mio predecessore in questo ha svolto un grande lavoro che non va disperso».

«Vendere alcoolici ai minori non è un fatto che riguarda solo il singolo minore, ma ha un effetto devastante su tutta la comunità», ha osservato il questore. Affrontando il tema della droga ha definito il traffico di stupefacenti «una piaga che incide su tutto il tessuto sociale» ed ha espresso l’intenzione di voler porre una attenzione particolare oltre che all’abuso di alcol e al consumo di droga anche alle ludopatie, tre settori che ha spiegato «devono essere adeguatamente monitorati e contrastati» per evitare che organizzazioni criminali possano «lucrare sulla pelle dei giovani».

«La droga a livello nazionale rappresenta un allarme e va gestita con tutte le forze in campo». A questo proposito ha posto l’accento sulle specialità della Polizia di Stato, fra le quali la Divisione Amministrativa e Anti Crimine, due strutture che ha definito fondamentali e da valorizzare. Il nuovo questotre ha riferito di aver incontrato nella giornata di ieri la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli con la quale ha già spiegato di aver trovato punti di intesa sull’azione di controllo nei locali. Riguardo al Coronavirus «c’è tranquillità e sicurezza nell’operare con tutte le precauzioni del caso, ma in maniera determinata».

Nato a Casal di Principe (Ce), 61 anni, coniugato con due figli, Pallini arriva dalla Questura di Ferrara che ha guidato per circa due anni e mezzo dopo essere stato questore di Macerata dal primo agosto 2015 al 19 novembre 2017. Una laurea in Scienze Politiche e un master di II livello in Sicurezza, Coordinamento interforze e Cooperazione internazionale, ha svolto la sua attività principalmente a Roma. Dopo il suo ingresso nella Polizia di Stato nel 1985, all’inizio della sua carriere si è occupato di formazione e organizzazione di corsi per allievi agenti alla Scuola di Duino e al Reparto Mobile di Padova. Nei trentacinque anni di attività ha alternato servizi sul territorio e incarichi presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

A Roma dal 1988, ha svolto numerosi incarichi presso il Reparto Mobile, la Questura, l’Ispettorato Viminale, il Dipartimento della Polizia di Stato e l’Istituto Superiore di Polizia, diversificando il proprio bagaglio professionale dalla polizia di sicurezza a quella investigativa. Ha fatto parte del gruppo di lavoro incaricato di redigere il progetto per la nascita del costituendo Centro Situazioni del Ministero dell’Interno, struttura strategica di collegamento tra il territorio e gli Uffici centrali. Nei primi anni novanta, in un momento delicato per l’ordine pubblico, è stato impegnato nelle più importanti iniziative di piazza, svolgendo altresì servizi nello stesso settore ad Agrigento, Firenze e Genova.

Tra gli ultimi incarichi, quello di dirigente del Commissariato Casilino Nuovo di Roma nel 2006/2007 e di direttore di divisione presso la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, dal 2007 al 2014, in funzione del quale ha fatto parte di organismi interforze come l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive e la Commissione centrale consultiva per l’adozione delle misure di protezione e vigilanza presso l’Ucis (Ufficio centrale interforze per la Sicurezza personale).