Ancona-Osimo

Ocean Viking arrivata ad Ancona: 3 minori non accompagnati restano nelle Marche. In arrivo profughi dalla Liguria

L'imbarcazione ha attraccato alla banchina 19 del porto di Ancona. Le operazioni di sbarco stanno procedendo senza particolari criticità

ANCONA – Sono tre i minori stranieri non accompagnati, sbarcati questa mattina al porto di Ancona dalla Ocean Viking, che resteranno nelle Marche, dei 67 a bordo, mentre gli altri (64), quattro minori stranieri accompagnati e 60 adulti, tutti uomini, saranno trasferiti in altre regioni, tra Emilia Romagna e Basilicata. Lo ha spiegato il prefetto di Ancona, Saverio Ordine, parlando con i giornalisti a margine dello sbarco, avvenuto alla banchina 19, dove la nave dell’Ong Sos Mediterranee ha attraccato intorno alle 8.15 di oggi, 1° giugno. Per il capoluogo marchigiano quello di oggi è in nono sbarco di navi con a bordo profughi.

La Prefettura di Ancona, che coordina le operazioni di accoglienza, «una macchina molto rodata» come l’ha definita lo stesso prefetto Ordine, vede in campo le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la protezione civile, la capitaneria di porto, la Croce Rossa, l’Anpas, l’Autorità di sistema Portuale del mare Adriatico centrale, la Caritas, l’Usmaf, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, il 118, l’Unhcr, l’Esercito, il Comando scuola della Marina Militare, il Comune di Ancona, l’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche e il 118.

Il prefetto di Ancona Saverio Ordine

A bordo dell’imbarcazione naufraghi salvati in acque internazionali davanti alle coste della Libia. Diverse le nazionalità delle persone a bordo, fra le quali non c’è nessuna donna: Siria, Bangladesh, Egitto, Pakistan, Palestina, Guinea Conakry, Sud Sudan, Etiopia, Eritrea. Il prefetto ha spiegato che tra le nazionalità è prevalente quella siriana, che vede circa 40 profughi.

«Sembra che tutto stia andando bene – ha spiegato il prefetto -: non bisogna pensare che ci sia una proporzione diretta tra il numero dei migranti sull’imbarcazione e la macchina, perché c’è un ‘coefficienti’ fisso, qualitativo, che è sempre molto complesso e che vale per 60 persone o 70, come per 320».

Il riferimento del prefetto è all’ultimo sbarco della Ocean Viking, avvenuto il 18 marzo scorso, quando ad Ancona arrivarono 359 naufraghi, il più numeroso mai avvenuto ad Ancona. «Se è vero che sono molto meno dell’altra volta è perché le condizioni meteorologiche non sono affatto avverse e altresì vero che l’importanza della serenità e della professionalità di questa macchina resta immutata».

Saverio Ordine ha spiegato che le persone salvate dalla Ocean Viking «dovrebbero essere dislocate più o meno in parti uguali tra Basilicata ed Emilia Romagna», tra loro gli adulti e i quattro minori accompagnati. Il prefetto ha annunciato che «tra domani e dopo domani (2 e 3 giugno, ndr)» dovrebbero arrivare nelle Marche «tra le 20 e le 30 persone» da Genova, ma questo «non creerà nessun problema alla nostra macchina di accoglienza», perché «abbiamo posti per accoglierli, in tutte le Marche, abbiamo molti centri di accoglienza, non siamo in una situazione di mancanza di posti».

Il vice sindaco di Ancona Giovanni Zinni, presente in banchina insieme al prefetto, al questore di Ancona di Ancona Cesare Capocasa e al comandante provinciale dei carabinieri di Ancona Carlo Lecca, ha sottolineato che «il modello messo in campo e coordinato dalla Prefettura è efficace, la solidarietà e l’accoglienza avviene nel migliore dei modi, tutti i soggetti in campo fanno la loro parte, ovvio che è un lavoro istituzionale e umanitario, l’auspicio è che la politica internazionale comprenda che le migrazioni in questo modo non vanno certo a tutelare al meglio le persone che arrivano che vengono sradicate dalla loro terra, da fatti contingenti, e bisognerebbe cercare invece di far si che possano prosperare nei loro paesi di provenienza».

Il vice sindaco di Ancona Giovanni Zinni

Zinni ha spiegato che i servizi sociali del Comune di Ancona «sono in prima fila con gli assistenti sociali per dare adeguato supporto morale e materiale». Il vice sindaco ha aggiunto «confido molto nella linea politica del governo nazionale: Giorgia Meloni ha tracciato la linea la rotta che è sicuramente quella del Piano Mattei» che «deve essere sostanziato, ma che prevede importanti interventi su materie fondamentali come quelli infrastrutturali e sanitarie, nei paesi di provenienza nei paesi di provenienza». Secondo Zinni «solamente se andiamo a creare un po’ di sviluppo nel continente Africano abbiamo la certezza di ridurre inq qualche modo questi sbarchi che prevedono un futuro incerto per questi migranti».

Sul trend i migranti nel capoluogo marchigiano, ha spiegato che «Ancona è una città sicuramente aperta mentalmente e il Comune di Ancona farà sicuramente la sua parte, rispettando le volontà dello Stato e del Governo», ma «è di tutta evidenza che Ancona, una città di circa 100mila abitanti che sicuramente non avrà opporunità di lavoro per tanti migranti».

Per quanto riguarda le condizioni di salute al momento «non risultano criticità particolari» ha spiegato Davide Carletti dell’Anpass, precisando che sono in corso gli accertamenti sanitari: Ultimati i primi controlli a bordo, i soccorritori «distribuiscono generi alimentari, scarpe e indumenti» ai migranti. Terminato lo sbarco i controlli e le procedure di identificazione sono in corso di svolgimento al Paolinelli dove sono stati trasferiti in pullman.

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