ANCONA – Ammonta a poco più di 39 milioni di euro l’assestamento di bilancio 2023-2025 della Regione Marche approvato in Consiglio regionale. Il provvedimento è approdato ieri nell’Aula del Consiglio regionale dove è stato al centro di una seduta fiume (terminata poco dopo le 19,30), contrassegnata da un lungo e articolato dibattito che ha visto lo scontro tra maggioranza e opposizione. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con 17 voti a favore e 5 contrari (nessun astenuto). «Più che un assestamento è un bilancio di previsione» ha detto l’assessore regionale al Bilancio Goffredo Brandoni ricordando, in un passaggio del suo intervento (in video collegamento), le difficoltà dell’attuale fase storica.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, con l’Assestamento di Bilancio 2023-2025 arrivano «risposte e progetti concreti per lo sviluppo delle Marche». «Abbiamo fatto un buon lavoro» ha detto, ricordando che la manovra è stata «predisposta in un contesto generale caratterizzato dal rallentamento dell’economia internazionale e nazionale che risente degli effetti derivanti della crisi energetica, dall’andamento dell’inflazione e dall’aumento generalizzato dei tassi di interesse, oltre alla guerra in Ucraina. A tutto ciò, si sono aggiunte le conseguenze degli eventi meteorologici straordinari che anche quest’anno hanno colpito la regione Marche compromettendo la rete viaria» e la dotazione infrastrutturale regionale e generando nuove e ulteriori esigenze di intervento per fronteggiare le conseguenze in termini di sostegno a popolazioni e attività economiche».
Secondo Ciccioli si tratta di una manovra di una certa consistenza che ricolloca circa 40 milioni di euro, risorse non spese riallocate «per consentire ad alcuni settori in difficoltà di essere finanziati». Nell’ambito del riallocamento delle risorse quelle per il nuovo Inrca sono state posticipate e destinate alle case della salute e agli ospedali di comunità previsti dal Pnrr sulle quali pende la scadenza di fine 2026. «Le spese per l’Inrca ovviamento ci saranno – ha assicurato Ciccioli – le mettiamo nel bilancio preventivo da gennaio».
Ciccioli ha reolicato alle critiche sollevate dalle opposizioni. «Da parte delle opposizioni, memori di quanto realizzato in oltre 15 anni dalla sinistra – ha aggiunto il capogruppo di FdI – , ci si sofferma sulle ‘mancette” che in realtà sono contributi diretti per autorizzazioni di spesa al fine di realizzare interventi o completamenti di interventi già realizzati che, altrimenti, diversi Comuni marchigiani non potrebbero finire. Si indica il dito e non la luna. Perché, in realtà, molteplici sono gli interventi in sede di Assestamento che mostrano la visione strategica che, in modo flessibile, intendiamo continuare a perseguire».
Tra quelli citati da Ciccioli per quanto riguarda «la missione Istruzione e diritto allo studio, oltre 6,4 milioni di euro per la ‘buona scuola’ e per il diritto allo studio; per la Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali oltre 6 milioni di euro; per la Politiche giovanili, sport e tempo libero: 3.408.708,34 milioni di euro; quasi 8 milioni di euro per il settore del Turismo; un milione di euro per contributi ai Comuni per la riqualificazione degli spazi pubblici dei territori interni periferici; Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente complessivamente oltre 9,5 milioni di euro; diritti sociali, politiche sociali e famiglia circa 6,7 milioni di euro. Ancora: 1 milione di euro per la realizzazione di un parcheggio a servizio dell’ospedale regionale di Torrette; 4.442.920,95 per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale nelle Marche; 1.420.000 per un contributo straordinario al Comune di Numana per la manutenzione straordinaria e il dragaggio del Porto; 10.000.000 per un contributo straordinario alla Provincia di Fermo per il completamento della SP 204 Lungotenna; 12.200.000 per la realizzazione della bretella di collegamento Civitanova SS77-SS16; 1.500.000 per un contributo straordinario alla Provincia di Pesaro Urbino per manutenzione straordinaria viabilità Montefeltro – SP2 – Carpegna – Mercatino Conca; 1.620.000 per Trasferimenti ad ANAS per la manutenzione ordinaria delle strade; 945.400 per contributi ai comuni per investimenti in materia di sicurezza stradale; 1.310.000 per interventi su viadotti ponti e altre opere su strade regionali».
Per la Tutela della salute Ciccioli ha ricordato 1.741.784 di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Fermo; 9.500.000 per interventi per la sicurezza, l’efficientamento energetico e il miglioramento sismico delle strutture sanitarie e ospedaliere, anche in relazione alla realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro; 2.820.000 per il finanziamento dei corsi professionali universitari, dei corsi di specializzazione e altri contributi».
Dal punto di vista dello Sviluppo economico e della competitività ha ricordato «1.562.762 per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’artigianato marchigiano; 4.447.432 per il sostegno alle attività produttive e al lavoro autonomo a seguito della Pandemia da Covid-19; 721.892 per la promozione degli investimenti, dell’innovazione e della trasformazione digitale del sistema imprenditoriale marchigiano. Ancora, Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca: un milione per il Fondo per il sostegno alle imprese agricole regionali per fronteggiare le conseguenze degli eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 15 settembre 2022; un milione per il progetto di contenimento Ungulati (i famigerati cinghiali) – Progetto di filiera delle carni di selvaggina controllata».
Il capogruppo della Lega Renzo Marinelli ha parlato di un «assestamento positivo» che «porta a incrementare di 108 milioni le varie missioni» spaziando dalla sanità alle infrastrutture. «Un assestamento di tutto rilievo – ha spiegato – e di importanza che dà un segnale di vicinanza alle varie problematiche pensiamo di aver fatto un buon lavoro». La capogruppo di Forza Italia Jessica Marcozzi ha evidenziato che l’assestamento consente «una migliore allocazione delle risorse e il raggiungimento di obiettivi molto chiari» alla giunta, ha detto in risposta alle polemiche sollevate dalle opposizioni «specie dal punto di vista delle infrastrutture».
La relatrice di minoranza, Marta Ruggeri (M5s) ha sottolineato le criticità del provvedimento spiegando che «il Consiglio regionale è stato esautorato del suo ruolo più importante, prevedere il finanziamento di leggi e fare leggi che siano finanziate». Secondo la pentastellata «il fondo di 1.350.000 euro è stato ‘saccheggiato’ dai consiglieri di maggioranza che hanno avuto circa 50mila euro a testa che hanno utilizzato per interventi nel proprio territorio e bacino elettorale. Stiamo parlando di interventi risibili, anche di poche migliaia di euro, come la sistemazione di fontane, campetti da calcio e da basket, insomma è umiliato il ruolo del consiglio regionale, dal mio punto di vista». Infine, Ruggeri ha rimarcato che il «C.R.E.L. (Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro)» dal momento che «non si riesce ad evincere le linee prioritarie di indirizzo della Regione e i criteri di selezione delle priorità nelle varie aree di intervento», «non ha espresso il dovuto parere sulla proposta di legge sottoposta dalla Giunta regionale all’Assemblea».
Critiche dal Pd. Il capogruppo dei dem Maurizio Mangialardi ha parlato di «sgangherato atto di assestamento di bilancio». «Ci rendete il gioco facile» ha detto in Aula, dove ha richiamato anche le fibrillazioni legate al rimpasto di giunta poi tramontato e la nomina del sottosegretario, visto dal Pd come «un commissariamento della sanità». Mangialardi ha attaccato la maggioranza a seguito della bocciatura dell’emendamento a prima firma dello stesso capogruppo Pd per rifinanziare la legge regionale per l’Istituto Storia Marche. Il dem ha parlato «ennesimo colpo, forse mortale, a una delle più prestigiose istituzioni culturali della nostra regione». L’emendamento a prima firma del dem, chiedeva di spostare i 25 mila euro che la proposta di legge all’assestamento di bilancio regionale assegna al Comune di Ancona alla legge regionale n. 15 del 1973 che invece finanzia dalla sua nascita l’Istituto Storia Marche.
«Avevo personalmente chiesto al presidente Acquaroli e all’assessore Brandoni un minimo di onestà intellettuale per riconoscere la assoluta correttezza della nostra proposta di destinare le poche risorse messe a bilancio (25 euro a fronte dei 70 mila stanziati dalle precedenti Amministrazioni di centrosinistra) direttamente all’Istituto anziché al Comune di Ancona – ha detto Mangialardi – . Non c’è alcun motivo perché la Regione Marche opti per questa assurda partita di giro essendo l’Istituto un ente regionale finanziato da una legge regionale».
«Non ci tranquillizzano affatto le parole della maggioranza che ci assicura che quei soldi saranno interamente trasmessi all’Istituto – aggiunge Mangialardi -. In primo luogo perché l’assessore Brandoni e l’assessora Biondi hanno già smentito quanto promettevano solo poche settimane fa, e cioè che, seppur poca cosa, quei 25 mila euro sarebbero stati assegnati direttamente all’Istituto. In secondo luogo perché abbiamo visto quanti pregiudizi ideologici vi siano negli attacchi portati all’Istituto Storia Marche in consiglio comunale da parte di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. E visto che tra chi siede nei banchi della maggioranza ad Ancona c’è chi rivendica con orgoglio la propria siderale distanza dalla cultura con la “C” maiuscola, non possiamo che aspettarci il peggio».