ANCONA – Un uomo italiano senza fissa dimora ha presentato ricorso al Tar insieme all’associazione Avvocato di Strada Onlus contro l’ordinanza anti-bivacchi del comune di Ancona. Il ricorso è stato depositato un paio di giorni fa, dopo che l’uomo si era rivolto all’associazione. La notizia è stata anticipata da Il resto del Carlino.
«Questa ordinanza – spiega Daniele Valeri, coordinatore dell’associazione Avvocato di Strada Onlus che difende l’uomo insieme alla collega Roberta Sforza – veicola un messaggio di colpevolizzazione della povertà: chi dorme in strada è perché non ha mezzi per avere un posto dove vivere dignitosamente».
Inoltre Valeri sottolinea come «il concetto di sanzione preveda una colpevolezza, il senso del ricorso al Tar delle Marche è quello di far emergere la necessità di adottare verso le persone senza fissa dimora strumenti di cura e sostegno piuttosto che strumenti repressivi».
Oltretutto, fa notare Daniele Valeri, si tratta di «sanzioni che nessuno pagherà mai perché chi vive in strada non ha i mezzi per pagare e, dietro ogni sanzione, c’è un lungo lavoro che comporta costi per la collettività». L’Avvocato di Strada parla di «discriminazione operata tra le persone» e che «riguarda solo alcune zone della città e non altre: ad esempio si può dormire su una panchina del parco di Posatora ma non della Cittadella».