ANCONA – Da mercoledì 21 fino a domenica 25 aprile i residenti di Tavullia, Montelabbate, Acqualagna, Vallefoglia (nel Pesarese) e Cerreto d’Esi (nell’Anconetano) potranno spostarsi solo per ragioni di salute, studio, lavoro e comprovata necessità anche all’interno del territorio comunale. Il presidente della Regione Marche ha siglato poco l’ordinanza restrittiva per contenere la pandemia. Non una zona rossa, perché il provvedimento non interviene in alcun modo sulle attività economiche e sulle scuole, che potranno restare aperte.
La misura era stata preannunciata in mattinata dal governatore e si è concretizzata dopo il vertice tra Regione, Aree Vaste e sindaci dei comuni più colpiti dalla pandemia. I 5 comuni sono risultati avere una incidenza superiore all’indice di riferimento superiore a 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti e con valore crescente rispetto alla settimana precedente.
Numeri in controtendenza rispetto all’andamento degli altri territori della regione, tanto che il tasso regionale dei positivi su 100 mila abitanti è in leggera riduzione (135,13). Un provvedimento, che come aveva spiegato nel pomeriggio il governatore, intende giocare d’anticipo per arginare eventuali nuovi focolai, in vista delle riaperture che scatteranno dal 26 aprile. Il provvedimento adottato in via precauzionale che resterà in vigore fino a domenica 25 aprile compresa, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo decreto legge del Governo previsto per il 26 aprile.
Un provvedimento che non vuole incidere con chiusure di carattere economico, legate a negozi o attività, ma che per i prossimi giorni andrà a limitare tutte quelle occasioni di contagio e gli spostamenti non considerati necessari. Le limitazioni infatti riguarderanno gli spostamenti dei cittadini (previste per la cosiddetta “zona rossa”), che potranno uscire di casa soltanto per ragioni di salute, di lavoro, di studio o comprovata necessità, mentre per quanto riguarda attività economiche e scuole resta in vigore quanto già previsto dalla zona arancione. Occorre sempre far uso dell’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento.