ANCONA – «Palestina libera». È il grido che si è levato da piazza Roma ad Ancona, nel pomeriggio di ieri, quando ragazze e ragazzi provenienti da diverse zone delle Marche, si sono ritrovati per un sit-in di protesta contro «gli attacchi del governo israeliano in Palestina».
La manifestazione, promossa dalla comunità bengalese, dal centro islamico e dall’ambasciata dei diritti, ha preso forma grazie ad un tam tam sui social, che ha portato un centinaio di persone ad Ancona per chiedere il “cessate il fuoco”.
«Tantissime sono le vittime civili palestinesi e in tutta Europa si susseguono manifestazioni per far fermare i bombardamenti – spiegano gli organizzatori -. Il sistema sanitario dentro la Striscia di Gaza, come ci comunica chi vive a Gaza, è al collasso, anche a causa dell’attuale pandemia».
Secondo il gruppo «il Ministero della Salute ha dichiarato che le strutture sono al collasso e non sono in grado di far fronte all’ingente e crescente numero di feriti di queste ultime ore. Dobbiamo aiutare i palestinesi e far fermare l’attacco e l’occupazione da parte di Israele».
Il presidio ha voluto denunciare come «i media italiani raccontino in modo distorto quello che sta accadendo in Palestina, facendo sentire solo la versione israeliana». Nel corso della manifestazione a prendere la parola sono state soprattutto giovani donne, italiane e migranti di seconda generazione.