Attualità

Pasqua e Pasquetta, agriturismi all’insegna del pienone

Nelle Marche sono 1.130 gli agriturismi che contano quasi 13mila posti letto, 651 piazzole di sosta per tende o camper e 18mila posti tavola

Pizza dolce di Pasqua (Foto di bityuckova2010 da Pixabay)

Pasqua e Pasquetta all’insegna del pienone negli agriturismi marchigiani per il pranzo festivo, ma l’andamento è «molto buono anche per i pernottamenti». A confermarlo è Giorgio Ghiotti, presidente Terranostra Ancona, l’associazione di Coldiretti per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio. «Riceviamo molte richieste per piccoli ponti ì, soprattutto dal Nord e dal Centro Italia – spiega – le persone sono interessate a passare la Pasqua nelle Marche». Ma l’appeal degli agriturismi attrae anche gli stessi marchigiani che approfitteranno dei numerosi ponti, che quest’anno ad Ancona abbracciano anche il San Ciriaco, e della chiusura delle scuole, per trascorrere una giornata in agriturismo all’aria aperta e gustando prelibatezze locali.

I turisti, spiega Ghiotti, sono molto interessati all’acquisto dei prodotti tipici locali, come olio, vino, confetture, «piace l’acquisto diretto delle tipicità del territorio». Il presidente di Terranostra esprime soddisfazione per l’apertura della stagione «l’agriturismo è la meta ideale per chi vuole trascorrere del tempo all’aria aperta, ma anche quando il meteo non è dei migliori». Secondo l’associazione  a livello nazionale si stima una crescita delle presenze negli agriturismi vicina al +10% rispetto allo scorso anno, grazie anche «all’enoturismo e all’oleoturismo».

Nelle Marche sono 1.130 gli agriturismi che contano quasi 13mila posti letto, 651 piazzole di sosta per tende o camper e 18mila posti tavola. Anche le strutture dell’entroterra marchigiano saranno prese d’assalto per i pranzi di Pasqua e Pasquetta e per il 25 aprile. «Nella ristorazione è tutto pieno – spiega Giuliana Giacinti di Terranostra Macerata – per quanto riguarda l’accoglienza non siamo ancora al completo, ma vicini al tutto esaurito. La primavera è un momento interessante per gli agriturismi – spiega – e questo buon inizio lascia presagire bene anche per l’estate».

Sulla tavola delle feste vince la tradizione, dai cacciù all’agnello, passando per il ciauscolo, la pizza di formaggio e la ciambella. Anche in tema di dolci la tradizione la fa da padrona, con la pizza dolce di Pasqua e i biscotti alle visciole, alcune strutture si sono organizzate anche per la preparazione di colombe artigianali. Giacinti sottolinea l’importanza delle iniziative nell’attrarre turismo «bisogna potenziare anche ciclovie e cammini per essere ancora più appetibili».