ANCONA – Nonostante i prezzi medi di affitto per una stanza singola siano rimasti invariati, si attesta un trend in calo di richieste di affitto nel capoluogo. In media intorno ai 230 euro al mese per una camera singola e 160 euro al mese per una doppia (-8,3% rispetto all’anno scorso). Seppure le condizioni di un affitto medio mensile siano addirittura migliori, Ancona registra una preoccupante contrazione della domanda da parte degli studenti fuori sede. Almeno secondo la ricerca svolta dal sito immobiliare.it su base nazionale.
L’altra faccia
Un’analisi, però, che secondo gli addetti ai lavori non corrisponde propriamente alla realtà. In particolare Elena Magellano, amministratrice dell’agenzia immobiliare Rara Management che detiene una buona parte delle unità immobiliari destinate agli studenti universitari nella città di Ancona, testimonia proprio il contrario. «Noi questo calo non lo vediamo, anzi – commenta l’imprenditrice – quest’anno abbiamo registrato il sold out dei locali da noi gestiti in netto anticipo rispetto all’anno scorso. Per cui se ci sono ancora appartamenti disponibili ce li indichino, perchè siamo certi di riuscire a piazzare anche quelli». Punti di vista, dunque. Probabilmente nel calcolo statistico incide anche il mercato degli affitti privati che non transitano attraverso le agenzie. Ma una cosa sembra essere certa: gli studenti universitari di Ancona chiedono più attenzione alle loro esigenze extradidattiche e più servizi. «Posso dire che sentendo quello che i ragazzi mi riportano in termini di lamentela – prosegue Elena Magellano – tra le principali criticità ci sarebbe una mancanza di offerta di intrattenimento e una sostanziale carenza di collegamenti di trasporto pubblico tra il centro e le aree periferiche nelle ore serali».
La riflessione
Ad aver subito colto lo spunto per una riflessione in merito è stato l’avvocato Carlo Pesaresi, in corsa per le primarie del centrosinistra in vista delle prossime amministrative di Ancona. «Dobbiamo recuperare in termini di servizi (su tutto spazi comuni di studio e lavoro, mobilità dedicata e alloggi) – ha scritto Pesaresi in un post sul suo profilo Facebook -, offerta di eventi diffusi in città, e spazi di socialità e cultura». Tra l’altro il candidato aveva recentemente lanciato l’idea di un assessorato all’Università, proprio per dare maggiore attenzione ad una fascia che rappresenta una comunità importante per la città. «Occorre restituire vitalità e gioia alle nostre piazze e alle nostre strade, favorire i settori del commercio e di chi vuole promuovere eventi culturali e ricreativi – continua il post -. Una città respingente per i giovani è una città che rinuncia a gran parte del suo futuro».