Ancona-Osimo

Ancona, pioggia dentro la facoltà di ingegneria. La replica del pro-rettore vicario: «Colpa del terremoto»

Era stato uno studente fuorisede di ingegneria ad inviarci foto e video di quanto stava accadendo nei corridoi del polo di Monte Dago

La foto dello studente

ANCONA – Infiltrazioni e pioggia dentro le facoltà di ingegneria. Dopo il nostro articolo, arriva la replica dell’Università politecnica delle Marche (Univpm): «Tutta colpa del terremoto e dei vari eventi sismici, ma la situazione è sotto controllo».

Era stato uno studente fuorisede di ingegneria ad inviarci foto e video di quanto stava accadendo nei corridoi del polo di Monte Dago. Il ragazzo, che abita ad Ancona da tempo, segnalava che «il pavimento era bagnato e c’erano infiltrazioni d’acqua dal solaio. Anche le colonne dell’ateneo erano invase da rigagnoli d’acqua».

Il professor Marco D’Orazio, pro-rettore vicario dell’Univpm (fonte LinkedIn)

E ancora: «Nei giorni, scorsi, quando ha piovuto tanto, noi aspiranti ingegneri eravamo bagnati, in testa. Le sale studio, ma anche i corridoi, in alcuni punti presentavano chiazze d’acqua pericolose per chi si trovava a passare di lì e magari non ci faceva caso».

I ragazzi della lista di rappresentanza studentesca di Gulliver avrebbero fatto notare la faccenda alla segreteria e al personale di ateneo. Di qui, le transenne e i cartelli di monito per via della pavimentazione bagnata.  

A fare luce sulla vicenda, è il professor Marco D’Orazio, pro-rettore vicario dell’Univpm, che ha pure la delega alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare. «Condividiamo le preoccupazioni dello studente – ha esordito D’Orazio – e per tal motivo sono in corso già da diverso tempo dei lavori sulle coperture degli edifici dell’ateneo, volti a risolvere le problematiche indotte dallo sciame sismico che ha colpito il territorio».

«Le deformazioni indotte dalla sequenza sismica hanno determinato oscillazioni importanti e ripetute nel tempo negli edifici che compongono il plesso con rotture diffuse dei giunti di connessione. Per tale motivo, immediatamente dopo gli interventi di immediata messa in sicurezza utili a garantire la ripresa delle attività didattiche, sono stati realizzati interventi di emergenza per il ripristino dei giunti utili a ridurre le possibili infiltrazioni e, contemporaneamente, appaltati i lavori per il rifacimento completo dei giunti e delle impermeabilizzazioni del plesso la cui superficie di copertura è particolarmente estesa, superando i 20mila metri quadrati».

«Sono stati effettuati i lavori negli edifici 1 e 1b del plesso (innesto Torre dipartimento DII) – continua il pro rettore vicario – E sono in corso i lavori di rifacimento completo delle coperture del Blocco Aule Sud, la cui conclusione è prevista ai primi di dicembre. È stato affidato il lavoro di rifacimento di altri edifici del plesso e lunedì era già programmato il sopralluogo con la ditta affidataria per l’avvio di tali lavori».

«È inoltre previsto entro marzo 2024 – conclude il docente – il rifacimento esteso delle impermeabilizzazioni delle coperture, sia di questo che di altri plessi dell’ateneo, alla luce della prossima installazione di impianti fotovoltaici per ridurre la dipendenza energetica dell’ateneo. Di tale programma sono stati debitamente informati i rappresentanti degli studenti, con i quali si sono avuti incontri, l’ultimo dei quali la settimana scorsa, per dare evidenza dello stato di attuazione del piano di intervento necessario a risolvere le problematiche indotte dallo sciame sismico».

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