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Pioggia di reazioni sulla Mancinelli. Ricci: «Basta divisioni e impuntature personali»

Abbiamo raccolto alcuni commenti politici dopo la diretta Facebook nella quale la sindaca di Ancona ha chiarito che non correrà per la presidenza della Regione. Ecco cosa ci hanno detto gli esponenti di centrosinistra e centrodestra

ANCONA – L’uscita di scena della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli che si è chiamata fuori dalla corsa alla presidenza della Regione Marche, ha scatenato, come prevedibile, un fiume di reazioni.

Un chiarimento apprezzato dal governatore Luca Ceriscioli: «Ha dimostrato coerenza rispetto alle dichiarazioni ripetute in questi mesi, ovvero che non si sarebbe mai candidata contro il presidente uscente, riconoscendo il lavoro fatto in questi cinque anni dalla giunta» (fonte Ansa) . Ceriscioli ribadisce che «il centrosinistra deve andare avanti unitario» e senza perdere tempo per contrastare l’avversario, «il centrodestra che ha già ampiamente dimostrato la pericolosità della sua azione politica». Poi apre nuovamente alle primarie per chiudere il cerchio.

Emanuele Lodolini

«C’è chi avrà tirato un intenso sospiro di sollievo al termine della conferenza online di Valeria Mancinelli: pericolo scampato – commenta l’ex parlamentare Pd Emanuele Lodolini molto vicino alla sindaca di Ancona – . Io, al contrario, condividendo pienamente la sua scelta di chiamarsi fuori, sono dispiaciuto. Non solo per la grande stima che ho di Valeria, ma perché la ritenevo e ritengo la candidatura più forte, popolare e autorevole che abbiamo per tentare di battere questa destra che di moderato non ha proprio nulla. Chissà se riusciremo mai ad uscire dai nostri piccoli recintini, noi del Pd, e mettere da parte invidie, gelosie e dispetti? Secondo me possiamo ancora farlo, non perdiamola questa grande occasione».

Sauro Longhi

«Stimo Valeria Mancinelli per la sua intelligenza, chiarezza e concretezza che l’ha sempre contraddistinta – commenta l’ex rettore Sauro Longhi – . Sotto la sua amministrazione la città di Ancona è cresciuta diventando città universitaria, aperta, inclusiva e bella. Da rettore ne ho apprezzato la collaborazione fattiva ai tanti progetti che abbiamo sviluppato assieme. Anche oggi nel suo messaggio ha dato un concreto aiuto alla ricerca di una soluzione condivisa per la costruzione di una larga coalizione progressista su cui fondare lo sviluppo della nostra regione».

Matteo Ricci

«Tutti i sondaggi (e anche il comune sentire) dicevano che Valeria Mancinelli fosse, in questo momento, il candidato più competitivo per la presidenza della RegioneMarche – dichiara il sindaco di Pesaro Matteo Ricci – . Dispiace della scelta fatta dalla sindaca ma la capisco molto: invece di valorizzare la sua disponibilità si è aperto un dibattito con divisioni assurde per chi è sindaco del capoluogo di Regione. Ora mi aspetto e spero che prevalga in tutto il Pd marchigiano responsabilità e voglia di vincere. Dobbiamo tutti aiutare il segretario Giovanni Gostoli a cercare la massima condivisione possibile dell’alleanza di centro sinistra dialogando con il Movimento 5 Stelle. Serve una coalizione larga, un candidato unitario e il più autorevole e competitivo possibile da scegliere all’interno della rosa di nomi annunciata da Gostoli».

Ricci, che a quanto pare si chiama dentro la partita, ha rivolto «un ulteriore appello all’unità, basta divisioni e impuntature personali». Poi conclude il suo commento neanche tanto criptico dichiarando: «Diamo tutti una mano a Giovanni e Zingaretti a vincere le regionali. Per quello che posso continuerò ad aiutare entrambi».

Piergiorgio Carrescia

Amareggiato anche il commento di Piergiorgio Carrescia di Italia Viva: «Speravamo che confermasse la sua disponibilità», commenta. «La Mancinelli non era un problema, poteva essere la soluzione. Il “problema” però resta e chi ne è la causa, chi ha osteggiato che ci fossero le situazioni per risolverlo, non può esserne anche la soluzione. Ora sta al Pd fare in modo che si possa realizzare una coalizione riformista di centrosinistra, quello che pensano i potenziali alleati del Pd, tranne i Verdi e una parte di Uniti per le Marche è che serve una leadership nuova. È un peccato che una parte del Pd non abbia voluto cogliere le potenzialità che la disponibilità di Valeria Mancinelli offriva a tutta la coalizione per poter vincere le destre. Non sono però pessimista: esiste anche il “ravvedimento operoso” e le strade del Signore sono infinite: basta lasciare quella che porta a sbattere contro un muro e prendere quanto prima quella che porta al traguardo».

Massimo Montesi

«Una dichiarazione importante» quella rilasciata dalla Mancinelli secondo il coordinatore regionale di Articolo Uno, Massimo Montesi che sottolinea il «buon governo della città più importante delle Marche».  «Rimane una certezza per tutto il centro sinistra – prosegue – . Prendiamo atto che la sua disponibilità come ha sempre dichiarato non era per dividere né il Pd ne l’intero centro sinistra. E anche bisogna riconoscerle la ferma volontà di non essere strumentalizzata. Aspettiamo adesso la proposta del Pd regionale. Noi riteniamo con ancora maggiore convinzione che serve una alleanza ampia, larga, in grado di rappresentare la fase nuova che tutti abbiamo condiviso nella coalizione e che anche il candidato debba avere queste caratteristiche di poter allargare, di parlare a mondi delusi e che non si sentono rappresentati, in grado di parlare anche ai 5 Stelle e al loro elettorato».

Mattia Morbidoni

Un discorso di alto livello, quello della Mancinelli secondo il segretario regionale di +Europa Mattia Morbidoni. «La ringrazio per la chiarezza e per aver ricostruito meticolosamente l’intera vicenda. Di alcuni passaggi non eravamo a conoscenza, dato che finora non abbiamo avuto un contatto diretto con lei. Le sue conclusioni le condivido molto: bisogna fare presto, chi ha la responsabilità di prendere le decisioni è il momento che lo faccia (e noi siamo pronti a farlo, da parte nostra), e bisogna ovviamente scegliere come candidato presidente la figura migliore possibile».

Mauro Coltorti
Mauro Coltorti

Ad apprezzare la chiarezza della Mancinelli è anche il senatore del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti che apprende «con disappunto che l’unico candidato del centro sinistra sia ora il passato presidente Ceriscioli. Non ho ovviamente apprezzato il suo quinquennio in Regione ed avrei auspicato un completo ricambio della leadership. In questi 5 anni sono stati chiusi o depotenziati numerosi ospedali e tanti punti nascita. Abbiamo visto la sua pessima gestione delle aree terremotate e di temi di estrema importanza come le infrastrutture fra cui l’Aerdorica che rappresenta una delle vicende peggio gestite. Per non parlare della difesa della costa e gli interventi sul dissesto idrogeologico. Avremmo voluto un candidato più vicino alla difesa dei beni comuni e al benessere dei marchigiani, insomma più vicino ai temi cari al Movimento 5 Stelle, ma in questo modo il Pd dimostra la volontà di continuare a gestire la Regione come ha fatto sinora. I cittadini comprenderanno che solo il Movimento difende i loro interessi».

Carlo Ciccioli

Anche dallo schieramento opposto commentano. «La Mancinelli si ritira ufficialmente anche se sotto sotto forse vorrebbe farsi pregare – dichiara il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli – . Ceriscioli resiste e molti pensano a Longhi come mediazione, ma la somma dei “contras” potrebbe affondare Ceriscioli. Ma anche Ricci pensa a se stesso. Il problema è che un’altra candidatura forte all’orizzonte non si vede proprio. Secondo me sono condannati a perdere le elezioni».

Il senatore della Lega Paolo Arrigoni
Paolo Arrigoni

Dalla Lega il commissario regionale Paolo Arrigoni spiega che «la Lega pensa a proporre la migliore squadra possibile e il migliore programma per dare risposte concrete ai marchigiani. Non commentiamo i problemi interni al Pd, se non prendendo atto che, come a livello nazionale, il partito è spaccato al proprio interno».

Francesco Battistoni

«Il quadro che sta emergendo dalla scelta del candidato della sinistra è abbastanza chiaro: è una scorribanda – dichiara il commissario regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni – . Nel Pd, ma anche fuori, c’è un tutti contro tutti. Mi chiedo come possono governare per cinque anni se già oggi stiamo assistendo ad un vero e proprio linciaggio di ogni candidato che tenta di uscire allo scoperto ed a lotte fratricide che non risparmiano nessuno. Tra qualche settimana – prosegue – , ovviamente, torneranno tutti a volersi bene vista la posta in gioco. Ma a noi non interessa, noi siamo solo spettatori, e non ci pensiamo a chi sia il nostro sfidante. Stiamo già lavorando al programma elettorale e stiamo selezionando i nostri migliori candidati sui territori. Quello che è certo è che le Marche non hanno bisogno di questi scontri partitici, le Marche hanno bisogno di risposte e di progetti seri. Noi lavoriamo a quelli, perché abbiamo la consapevolezza che tra qualche mese governeremo la Regione».