ANCONA – Ha ottenuto il via libera all’unanimità nella seduta consiliare di ieri, 2 marzo, la proposta di legge che interviene sui rifiuti plastici in mare modificando le disposizioni approvate nella scorsa legislatura (legge 33 del 2018).
La pdl, presentata dalle consigliere del M5s Marta Ruggeri e Simona Lupini e sottoscritta dai consiglieri della Lega Andrea Maria Antonini e Luca Serfilippi, di Fratelli d’Italia Andrea Assenti e Pierpaolo Borroni, aveva incassato anche il placet dei consiglieri di opposizione della III Commissione Giacomo Rossi (Civitas-Civici), Luca Santarelli (Rinasci Marche), Anna Casini e Micaela Vitri (Pd).
L’obiettivo della nuova normativa è quello di favorire la riduzione in mare e sulle spiagge dei rifiuti plastici prestando particolare attenzione anche ai fiumi, vettori del materiale inquinante. Inoltre punta a prevedere risorse per mettere a punto progetti ad hoc, anche coinvolgendo l’associazionismo e prevedendo un collegamento con i Contratti di Fiume.
Sul fronte dell’inquinamento marino da plastica, nel 2018 era stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di San Benedetto, Capitaneria di Porto, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, PicenAmbiente, Garbage Service e MedSharks e assessorato all’Ambiente del Comune di San Benedetto del Tronto, che aveva dato avvio al progetto “A Pesca di Plastica”, che portò alla ribalda nazionale i pescatori della cittadina costiera marchigiana, tanto da incassare il plauso di Papa Francesco.
Soddisfatte le consigliere pentastellate Marta Ruggeri e Simona Lupini:
«La legge promossa da me e dalla collega Lupini – spiega Marta Ruggeri – consolida l’attenzione verso i problemi posti dall’inquinamento e incentiva le buone prassi. La tutela dell’ecosistema marino è una sfida decisiva per il futuro del pianeta, dobbiamo affrontarla con la massima decisione e le tante persone che in modo spontaneo si ritrovano sulle spiagge, per pulirle dai tanti rifiuti, sono un motivo di ispirazione per politiche efficaci».
Ogni anno oltre 500.000 tonnellate di plastica arrivano al bacino del mare Mediterraneo, trascinate in gran parte da fiumi e torrenti».
«Bisogna dunque agire sui corsi d’acqua – aggiunge Ruggeri – adottando tecniche come il ricorso a barriere che intercettano, raccolgono e selezionano la plastica galleggiante insieme con altri rifiuti; modalità già utilizzate per il fiume Po. La nostra proposta integra una precedente legge della Regione, comunque già buona, si inserisce in un consolidato quadro di misure nazionali e per attuarla si ricorrerà a risorse umane, strumentali e finanziarie già previste per l’attuale mandato. Nessun onere aggiuntivo, quindi, per il bilancio regionale».
«Con la votazione del Consiglio regionale – affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Andrea Assenti e Pierpaolo Borroni – , quello spirito ecologico prende ancora più forma e si sostanzia in un atto che estende le azioni all’intercettazione dei rifiuti che scorrono lungo i corsi fluviali, insomma una sorta di “gioco di anticipo” che intende risalire sempre più a monte del problema».
«Tutelare l’ambiente significa non solo tutelare la salute, ma anche e soprattutto guardare al futuro. Quella ambientale sarà certamente una delle sfide più importanti sulle quali si concentrerà l’azione della Lega. Questa legge è un primo passo – spiegano Andrea Maria Antonini e Luca Serfilippi –. La presenza di plastica nei corsi d’acqua rappresenta una delle minacce ambientali più gravi dei nostri tempi ed i fiumi sono dei veri e propri nastri trasportatori di rifiuti plastici dai centri urbani fino al mare che, ogni anno, al ritmo di un camion al minuto, ne riceve circa 12,7 milioni di tonnellate».
I consiglieri della Lega sottolineano che l’obiettivo è quello di creare una task force per il monitoraggio e l’intervento di recupero «coinvolgendo concessionari idraulici, quelli di aree demaniali e le organizzazioni di volontariato operanti in materia ambientale».