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Ancona, si alza il velo sulla piazzetta della Casa del Capitano

Il taglio del nastro con il sindaco Daniele Silvetti. Un ideale passaggio tra porto e città, dedicato soprattutto ai turisti

La nuova piazzetta della Casa del Capitano ad Ancona

ANCONA – Inaugurata stamattina, 7 ottobre, la piazzetta della Casa del Capitano, nuovo spazio pubblico nel porto dorico, un’area adiacente la storica Casa del Capitano e collegata con piazza Dante da una passerella in acciaio e legno. L’intervento era iniziato nel 2023 e costituisce i primo lotto di Iti Waterfront di Ancona, progetto di restauro e valorizzazione dei capisaldi storici e spazi aperti del percorso archeologico Palazzo Anziani-sacello medievale-piazza Dante Alighieri-Casa del Capitano.

Il progetto ha previsto la definizione di una nuova piazzetta che si innesta sul percorso pedonale interno alla zona portuale che dalla portella Santa Maria prosegue fino al Porto Antico. Il progetto si è concretizzato nella realizzazione di una nuova piazza-giardino in quello che era lo spazio precedentemente occupato dai magazzini dell’istituto Nautico, oggi demoliti. La riqualificazione dello spazio ha permesso di connettere e valorizzare l’edificio della Casa del Capitano e il sito archeologico di origini romane che aveva le funzioni di magazzino del porto e che è situato a monte del muro di contenimento del lungomare Vanvitelli, che diventerà direttamente fruibile dalla piazza attraverso il varco esistente e delle passerelle che saranno in futuro realizzate dalla soprintendenza.

L’illuminazione è stata realizzata proprio per valorizzare la piazza e gli ambienti circostanti con proiettori posizionati sotto il cordolo del muro, apparecchi nelle aiuole e led sotto le sedute e nella sommità dei varchi nel muro ornati da una cornice in corten. L’importo complessivo dell’intervento è pari a 755mila euro circa ed è stato curato da Abdr Architetti Associati di Roma, Mondaini Roscani architetti associati di Ancona, e studio Talevi e Rosciani di Ancona. «La nuova piazza giardino costituisce uno spazio fruibile che permetterà di conoscere meglio lo sviluppo storico e urbanistico del capoluogo – ha spiegato l’assessore Stefano Tombolini –, mettendo in relazione diverse parti fino a oggi scollegate. Anche grazie alla precedente amministrazione abbiamo completato questa parte importante di città e ci apprestiamo a prenderla in consegna perché poi sia un punto focale per valorizzare l’intera area del Guasco. Questo vuole essere il collegamento porto-città di cui spesso parliamo, gli diamo un primo atto di concretezza»

«È il completamento di un’attività di recupero iniziata con la precedente amministrazione – ha aggiunto il sindaco Daniele Silvetti –. Siamo in una collocazione molto importante tra porto e città, evidente la relazione che li unisce, un sito storico e fortemente identitario che nella nostra immaginazione vorremmo fosse al centro dei punti di interazione per l’arrivo dei croceristi e dei turisti in porto, che potrebbe diventare punto di approdo, di arrivo e di informazione. L’aver recuperato, in questo modo, questo storico immobile, ci consente di dare un segnale al turista che arriva dal mare e inserirlo all’interno di un percorso turistico, storico e culturale che collega il porto passando con il Guasco arrivando fino al Cardeto anche per l’attraversamento da mare a mare».

«Il progetto mette in evidenza il tessuto medievale che era sul posto – ha spiegato il progettista Gian Paolo Roscani – e che abbiamo rilevato durante i lavori insieme alla soprintendenza, e rimette in connessione ideale l’area del porto storico con quello romano. Ci sono quattro aperture, che fungono anche da collegamento visivo, e quando la soprintendenza realizzerà i lavori che ha intenzione di fare, ci sarà anche il collegamento con i resti del porto traianeo».

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