Attualità

Migranti, la Geo Barents ad Ancona. Del Balzo Ruiti (Croce Rossa): «Sguardo amico per chi cerca vita migliore»

Tra i migranti al momento risultano 15 minori, 14 dei quali non accompagnati (13 maschi e una femmina) e un minore accompagnato dal padre

La Geo Barents al porto di Ancona (2 luglio 2024)

ANCONA – È arrivata questa mattina, martedì 2 luglio, intorno alle 8.20 alla banchina 19 del porto di Ancona la nave umanitaria Geo Barents di Medici Senza Frontiere con a bordo 34 naufraghi salvati al largo delle coste libiche nei giorni scorsi. Tra i migranti al momento risultano 15 minori, 14 dei quali non accompagnati (13 maschi e una femmina) e un minore accompagnato dal padre. Per lo scalo dorico quello della Geo Barents è il decimo sbarco di migranti dal gennaio del 2023.

I naufraghi provengono da varie nazionalità: Sudan, Sud Sudan, Egitto ed Eritrea. A coordinare la macchina dell’accoglienza è la Prefettura di Ancona. Dopo i primi controlli a bordo, i naufraghi saranno fatti scendere dalla nave dell’Ong per poi essere trasferiti in pullman al centro sportivo Paolinelli di Ancona dove si svolgeranno le procedure di identificazione.

Gli adulti e gran parte dei minori (8, dei quali 7 non accompagnati e uno accompagnato) resteranno nelle strutture di accoglienza delle Marche, mentre altri sette minori non accompagnati saranno accolti in una struttura in Molise.

Rosaria Del Balzo Ruiti, presidente regionale della Croce Rossa

Al momento non risultano «particolari condizioni di difficoltà» né «problemi di salute gravi» spiega Rosaria del Balzo Ruiti, presidente regionale della Croce Rossa di Ancona, tra i minori risulterebbe anche «una ragazza non accompagnata». La Croce Rossa è presente con «pediatri, infettivologi, dermatologi» in grado di «fronteggiare eventuali emergenze che dovessero sorgere ed evidenziarsi sul campo. Il protocollo – prosegue – è quello che si segue da sempre, per cui saliranno a bordo i medici e gli operatori sanitari e incomincerà questo sbarco lento».

Un numero di migranti contenuto, fa notare Del Balzo: «Ormai siamo avvezzi come Croce Rossa, ma ciò non toglie l’emozione del momento, anche perché quando siamo in condizione di mettere in pratica il primo principio che anima tutti gli operatori della Croce Rossa, che è l‘umanità, ci sentiamo coinvolti in maniera assolutamente rilevante, e se all’umanità aggiungiamo la grande emozione dell’accoglienza, di far trovare uno sguardo amico, sorridente a chi scenderà per cercare una vita migliore e differente, non possiamo che essere soddisfatti».

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare