Ancona-Osimo

Poveri, in aumento il disagio psichico. Suor Settimia: «Le dipendenze sono un’emergenza»

Tra le dipendenze l'alcool è quella predominante. La mensa di Padre Guido, ad Ancona, attualmente offre 130-140 pasti al giorno alle persone bisognose. Cresce il numero degli italiani

Da sinistra una volontaria e Suor Settimia (immagine di repertorio)

ANCONA – È sempre alto il numero delle persone che si rivolgono alla Mensa di Padre Guido ad Ancona per garantirsi un pasto e cresce il numero di coloro che manifestano un disagio psichico. La mensa, fondata da Padre Guido Costantini nel 1938, gestita dalle Suore Missionarie Francescane della Carità, offre servizi di mensa alle persone in stato di necessità e accoglienza temporanea alle donne in difficoltà e mamme con bambini.

«Ogni tanto vediamo arrivare qualche nuovo italiano bisognoso, sono per lo più anziani ma c’è anche qualche famiglia che non riesce ad arrivare alla fine del mese» spiega Suor Settimia. Tra le persone che ricorrono alla mensa, ci sono stranieri, persone che hanno perso il lavoro, persone separate che non riescono a mettere un pasto in tavola, ma la «nuova emergenza è rappresentata dalle problematiche psicologiche».

Suor Settimia spiega che tra le forme di disagio che si osservano maggiormente ci sono i problemi legati alle dipendenze, soprattutto da alcool, che è predominante, poi difficoltà relazionali e nel gestire il denaro. «Le problematiche psicologiche e psichiatriche, le dipendenze, sono un’emergenza e negli ultimi tempi notiamo una crescita: cerchiamo di andare incontro a queste persone per quello che possiamo, anche offrendo vestiario o beni di altra necessità, come coperte, ma a volte non è semplice».

Tra le difficoltà, la lingua nel caso degli stranieri; negli ultimi tempi è cresciuto il numero degli egiziani tra i nuovi arrivi. Tra coloro che ricorrono alla mensa «ci sono anche molti profughi. Nonostante l’impegno nostro e di altre associazioni è doloroso vedere che alcuni ancora dormono fuori». Il dato confortante è che rispetto ai mesi passati l’emergenza alimentare con punte di 200 pasti al giorno sembra passata. «In questa fase diamo 130-140 pasti al giorno» conclude.