ANCONA – No alle primarie se escludono «parti importanti della coalizione di centrosinistra». A dirlo è il coordinatore regionale di + Europa, Mattia Morbidoni, che prende le distanze dalla nota stampa diffusa ieri (13 febbraio) da Uniti per le Marche nella quale Psi, +Europa, Verdi e Civici sostenevano che «solo le primarie di coalizione possono fare la sintesi».
Morbidoni precisa di non aver condiviso il comunicato stampa e sottolinea in una nota che le primarie «non devono diventare strumento per escludere parti importanti della coalizione di centrosinistra». «Non siamo contrari allo strumento delle primarie – prosegue – , che vanno però utilizzate per aggregare: se devono diventare un mezzo per far fuori pezzi importanti della coalizione come Italia Viva, Azione, Articolo Uno e Le nostre Marche, allora diciamo no».
Secondo Morbidoni è necessario presentarsi alle elezioni con una coalizione di centrosinistra ampia e forte, che includa i liberal democratici e non il Movimento 5 stelle, come avvenuto in Emilia Romagna. Insomma gli alleati devono andare avanti uniti.
«Al tavolo della coalizione di centrosinistra – spiega – ci sono tutti gli strumenti e le competenze per poter esprimere un candidato unitario. Come detto alla riunione di coalizione dello scorso mercoledì, +Europa Marche sostiene il nome di Flavio Corradini, di cui apprezziamo lo spirito liberal democratico ed europeista e le grandi capacità già espresse nel ruolo di rettore dell’Università di Camerino, soprattutto nel fronteggiare il sisma del 2016».
Quindi siete contrari a Ceriscioli?
«Posso dire che il candidato deve essere condiviso da tutti gli alleati e che deve garantire tutti».
Insomma per + Europa è no al Ceriscioli-bis.
Ma gli altri nomi sul tavolo? Se Corradini non dovesse spuntarla sosterrete la Mancinelli come Italia Viva?
«Come candidato +Europa ha avanzato Corradini, poi vediamo cosa viene fuori dalla discussione del tavolo. Chiaro che va scelto tutti insieme».
E Longhi?
«Ci sono forze politiche che hanno avanzato il suo nome, ne parleremo al tavolo della coalizione».