ANCONA – La provincia di Pesaro Urbino guida la classifica delle marchigiane dove si vive meglio, e sorpassa quella di Ancona che guadagna due posizioni rispetto all’anno scorso. Ad attestarlo è l’indagine annuale del “Sole 24Ore – Qualità della vita nelle province”, giunta alla 33esima edizione.
A trainare la classifica delle province italiane c’è Bologna, seguita a stretto giro da Bolzano e Firenze, fanalino di coda la provincia di Crotone. Tornando alle Marche, la provincia di Pesaro Urbino compie una vera e propria scalata e raggiunge la 25esima posizione in classifica (548,6 punti), guadagnando 31 posizioni rispetto all’anno scorso.
Ancona guadagna due posizioni e raggiunge il 28esimo posto in classifica con 546,3 punti. Pesaro Urbino e Ancona staccano le altre province delle Marche. Ascoli Piceno è 42esima con 529,1 punti e perde 7 posizioni rispetto al 2021. La provincia di Macerata è al 59simo posto con 503,7 punti e perde 8 posizioni, mentre Fermo scivola al 73esimo posto con 477,1 posti, perdendo 4 posizioni.
Andando a guardare la performance migliore e quella peggiore delle province marchigiane, emerge che Pesaro Urbino è seconda in Italia per il dato relativo alla mortalità negli incidenti stradali, che si ferma a 0,2 ogni 10mila abitanti rispetto a una media italiana che si attesta a 0,7 ogni 10mila abitanti. Buono anche il posizionamento del Pesarese sul fronte delle piste ciclabili (11esima), giustizia e sicurezza (14ma) e criminalità e delitti denunciati (12esima). La peggiore performance la colleziona invece per imprenditorialità giovanile ((107esima). sulle imprese registrate secondo dati Infocamere).
La provincia di Ancona brilla invece per i laureati, per i quali è quinta in Italia, oltre che per demografia e società, giustizia e sicurezza, voci che la vedono al 14esimo posto. Critica la voce legata alle cessazioni d’impresa, 5 ogni 100 imprese, (104esima).
L’Ascolano è in cima alla classifica per il miglior dato relativo alle estorsioni, 5,4 ogni 100 mila abitanti, mentre la media italiana è di 14,7, invece la peggiore performance la registra per i casi Covid per cui è al 107esimo posto (346,3 ogni 1.000 abitanti, quando la media italiana è di 110,5.
Macerata e Fermo sono al primo posto per illuminazione pubblica sostenibile, mentre sul fronte dei primari negativi il Maceratese è al 105esimo posto per l’inflazione su beni alimentari e analcolici, mentre la provincia di Fermo è al 107esimo posto per reddito medio da pensioni di vecchiaia (16.206 euro annui contro una media italiana di 19.406).