ANCONA – «Squadra Mobile depotenziata, per scelta del Questore Capocasa». A dirlo è il segretario provinciale del Sap Filippo Moschella. Il «risultato dell’affollata riunione sindacale odierna organizzata dal Sap, il maggiore sindacato autonomo della Polizia di Stato, è chiaro – si legge nella nota stampa a firma Moschella -: con le continue decisioni del Questore Cesare Capocasa di assegnare personale ad altri settori della Questura si è determinato un oggettivo depotenziamento della Squadra Mobile, gravemente pericoloso per la sicurezza dei cittadini».
«Sin dall’arrivo del Questore Capocasa, nell’ottobre del 2021, il Sap – prosegue la nota – ha chiesto di restituire alla Squadra Mobile parte dell’organico perso, che invece è passato dai 42 operatori del 2019 ai 35 dell’ottobre 2021, fino ad arrivare ai 27 odierni. Il Questore, oltre a diminuire l’organico del 23% dal suo arrivo, nel maggio del 2023, a differenza dei predecessori ha assegnato alla Squadra Mobile notevoli incombenze burocratiche che prima svolgevano altri uffici, come ad esempio tutti i provvedimenti di chiusura delle indagini preliminari, le fissazioni delle udienze, le citazioni, ecc. Il risultato è che ogni giorno dai 2 ai 4 dipendenti devono occuparsi quasi esclusivamente delle notifiche».
Secondo il Sap «la Squadra Mobile, ufficio deputato ad effettuare indagini dopo la commissione dei reati, è impegnata nelle continue scorte a tutela dell’incolumità delle personalità e, dall’arrivo del Questore Capocasa, anche nei servizi preventivi di ordine pubblico in centro città con il personale in divisa: una passerella da utilizzare per aumentare la percezione della sicurezza dei cittadini e per i continui comunicati stampa, anche per semplici attività».
Per Moschella, «la scelta di Cesare Capocasa è chiara: nonostante semestralmente riceva dal Viminale decine di poliziotti, ha sostituito solo parzialmente i trasferiti della Squadra Mobile, tenendosi gli uomini in divisa anche all’Ufficio di Gabinetto, utili non solo per le vigilanze ma anche per i continui servizi di O.P. che ha istituito e che danno immediata visibilità sui giornali, piuttosto che dedicare maggiori risorse alle indagini per scoprire i reati, indagini che, per la loro natura, richiedono più tempo. Insomma, continua visibilità anche per il Questore, in attesa di nuovi incarichi più prestigiosi dopo la recente promozione a dirigente generale, e costante depotenziamento dell’attività investigativa».
«Il risultato» prosegue il Sap provinciale «è che Ancona, dall’arrivo di Capocasa nell’ottobre del 2021, nella prestigiosa graduatoria dell’indice della criminalità del Sole 24 Ore che fotografa i delitti commessi e denunciati sul territorio in rapporto alla popolazione residente, purtroppo in un solo anno è salita dal 91° posto del 2022 (con 11.388 denunce totali) all’87° posto del 2023 (con 12.105 denunce totali). La questione è semplice: se la Squadra Mobile ha meno uomini e donne fa meno indagini per scoprire i reati, quindi i criminali continueranno a delinquere e le denunce aumenteranno».
«Ciò che i colleghi hanno chiesto oggi nel corso della riunione sindacale – aggiunge – è di poter lavorare con serenità per continuare ad assistere tutti i cittadini vittime di reati, come ad esempio per i c.d. codici rossi delle violenze sulle donne, assistenza oggi garantita solo con lo spirito di sacrificio personale e il continuo ricorso allo straordinario emergente per sopperire alla carenza dell’organico. Oggi stess – conclude Moschella nella nota stampa – invieremo una richiesta di incontro con il Sig. Prefetto, referente del Governo a livello provinciale, a cui chiederemo un autorevole intervento risolutore della questione».