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Regali per le feste: tipicità enogastronomiche più care. Invariato il prezzo delle stelle di Natale

La stella di Natale è la pianta protagonista delle feste. Tra i doni più regalati ci sono i cesti con prodotti culinari, quest'anno però sono più salati a causa dell'inflazione

ANCONA – Piante e prodotti tipici. Anche quest’anno i regali di Natale più tipici del periodo registrano rincari, specie quelli alimentari. Tra le piante simbolo di questa festa, e quindi più regalate, c’è la stella di Natale. Una varietà che però sconta «un aumento dei costi della manodopera a seguito dei nuovi contratti», spiega il florivivaista di Grottammare Bruno Bernabei, membro della consulta nazionale Coldiretti e vicepresidente nazionale di Assofloro.

«Gli ultimi due anni sono stati disastrosi per il nostro settore – spiega il florivivaista – la stella di Natale ha bisogno di una temperatura costante di 18 gradi e questo richiede di riscaldare le serre, un costo non da poco, che per fortuna quest’anno è stato bilanciato, rispetto all’anno precedente, dalle temperature più elevate».

Stelle di Natale

Il mercato della stella di Natale tiene. «Le stiamo vendendo – prosegue Bernabei – le persone le acquistano soprattutto la settimana prima di Natale, ma le vendite stanno andando bene e i prezzi sono pressoché rimasti invariati rispetto al 2022. In Italia – aggiunge – si producono da 18 a 20milioni di stelle di Natale, il 70% della produzione avviene tra Toscana, Lazio e Puglia, le Marche assieme a Liguria, Veneto e Piemonte, completano la produzione nazionale di questa pianta, anche se in percentuali minori». Il prezzo di una stella di Natale anche quest’anno si aggira tra i 5 euro (vaso piccolo) e i 20 euro (vaso grande).

Un altro regalo molto gettonato sono le tipicità, come vino, spumante, lenticchie, miele, torrone, panettone, frutta secca, parmigiano, prodotti che solitamente compongono i cesti che spesso vengono regalati tra Natale e Capodanno. Secondo l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, il rincaro medio deii prodotti alimetari tipici si aggira attorno al 12%.

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Panettone (Foto di Décio Guanabarino Silveira Guanabarino da Pixabay)

«Con i rincari alimentari – spiega Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona – le persone guardano soprattutto a regalere cose utili, come miele, formaggi o prodotti realizzati in casa, ad esempio marmellatre, liquori, biscotti fatti in casa. Si cerca di risparmiare, visto che gli stipendi sono invariati, mentre i prezzi aumentano».

I doni culinari secondo Federconsumatori registrano un +9% rispetto al 2022. Ma quanto sono aumentati i prezzi dei regali enogastronomici protagonisti del periodo? La lenticchia, cibo beneaugurale, è il prodotto che ha subito il rincaro maggiore (+24% rispetto all’anno scorso), seguita dal torrrone (+23%) E dalla frutta secca (+23%). Più contenuto l’aumento del parmigiano (+11%), del panettone (+9%), del miele (+7%), del pandoro (+5%). Guardando alle bevande lo spumante cresce del +13% e il vino del +4%.

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