ANCONA – «Ristabilire un collegamento con la realtà, tornare ad
ascoltare la cittadinanza e fare un gesto di responsabilità superando le logiche di palazzo e i personalismi». È l’appello rivolto dalle Sardine al centrosinistra dopo la visita di Mattia Santori nella piazza pesarese.
Le Sardine marchigiane in merito alle dichiarazioni rilasciate dal loro leader tengono a precisare che la stagione delle piazze si sta volgendo al termine, ma nel senso che ad arrivare al capolinea è «un certo tipo di piazza che si stia esaurendo per dar vita ad eventi sempre più vicini al territorio e ai cittadini».
«Stiamo entrando nei temi del territorio e lo faremo attraverso questi incontri pubblici – spiega Giorgio Mattiuzzo, coordinatore delle Sardine marchigiane. Vogliamo ascoltare le persone per poi portare le loro richieste in piazza e alla politica».
«C’è bisogno di un candidato largamente condiviso che ascolti come stiamo facendo noi le persone» spiega per poi dare la svegli alla politica che manca ancora di unitarietà sulla candidatura e alla quale chiedono senso di responsabilità e di accelerare: «È ora di smetterla e di stringere sui tempi». Intanto Mattiuzzo annuncia che il prossimo degli incontri pubblici si terrà nell’area del cratere.
«La nostra regione richiede a gran voce un forte cambio di passo – spiegano le Sardine marchigiane nella nota stampa condivisa da tutti i gruppi della regione – soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione del terremoto e in merito alla sanità pubblica. Questo vuol dire scegliere un candidato largamente condiviso che abbia le possibilità, le caratteristiche e le competenze per non lasciare la nostra regione nelle mani dei sovranisti e dei populisti e soprattutto per dare seguito alle reali necessità dei marchigiani».
Insomma un chiaro messaggio al Pd e alla coalizione nell’attesa della direzione regionale dei dem che si terrà lunedì a Chiaravalle nella stessa sede da dove sono partiti gli incontri pubblici di ascolto delle Sardine. Insomma anche nelle Marche affilano le armi e si preparano a dare battaglia a suon di dialogo con i cittadini.
Una fase di dialogo dove raccogliere istanze e proposte dei cittadini che «nel rispetto del nostro ruolo di riempire quello spazio rimasto vuoto tra la società e la politica e dopo aver incontrato tante persone in questi mesi, riportiamo agli attori politici del mondo della sinistra».