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Report Unicef sul lavoro minorile: nelle Marche 9.195 denunce tra il 2017 e il 2021

Nel 2022 nella regione i lavoratori minorenni erano 2.737 (entro i 17 anni) e 10.340 (entro i 19 anni), in Italia 69.601 (sotto i 17 anni) e 310.258 (sotto i 19). Un mortale nel 2020

ANCONA – Nelle Marche sono 9.195 le denunce totali di infortunio nel periodo 2017-2021 dei lavoratori fino a 19 anni, uno dei quali ha avuto un esito mortale (nel 2020). È quanto emerge dalla fotografia scattata dal primo Report statistico ‘Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro’ di Unicef Italia. Il dato Marche risulta leggermente inferiore alla media nazionale per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro.

Nel 2022 nella regione i lavoratori minorenni erano 2.737 (entro i 17 anni) e 10.340 (entro i 19 anni), in Italia 69.601 (sotto i 17 anni) e 310.258 (sotto i 19), nel 2021 nelle Marche si contano 6.390 lavoratori fino a 19 anni di età maschi e 3.950 femmine. In Italia sempre nel 2022 sono 69.601 i lavoratori minorenni 15-17 anni, in aumento rispetto ai 51.845 del 2021, sono soprattutto dipendenti, operai agricoli e lavoratori con voucher. Guardando invece alla fascia di età entro i 19 anni nel 2021 i lavoratori erano 310.258, in aumento rispetto ai 243.856 del 2020.

Le cinque regioni con il dato più elevato di lavoro minorile (fino a 19 anni) occupati complessivamente nell’arco dei cinque anni presi in esame sono rispettivamente Lombardia (240.252), Veneto (155.987), Emilia-Romagna (134.694), Lazio (119.256) e Puglia (108.867).  Le regioni con le percentuali più elevate di denunce di infortunio sono Lombardia (76.942), Emilia-Romagna (40.000), Veneto (39.810) e Piemonte (31.997) che da sole ricoprono più del 50% delle denunce di infortunio nazionali.

Un fenomeno, quello del lavoro minorile, che la presidente Unicef Marche, Mirella Mazzarini «che avviene soprattutto nella ristorazione e in agricoltura, collegato alla dispersione scolastica, nelle Marche leggermente superiore alla media nazionale (12,7%) e superiore a quella europea (9,7%). Bisogna impegnarsi per fare in modo che i giovani si professionalizzino non con esperienza lavorative sporadiche, altrimenti saranno lavoratori a rischio povertà».

Il numero medio di denunce nelle Marche è di 1.839, mentre la frequenza percentuale si attesta al 3% dal 2018 al 2021, negli anni precedenti è del 2% per i 14enni. Le Marche sono più o meno a metà classifica come numero di denunce di infortuni sul lavoro, un infortunio mortale nel 2020, nel 2022 il 14 febbraio la morte di Giuseppe Lenoci a 16 anni durante uno stage di alternanza scuola – lavoro.

In Italia, nello stesso periodo (2017 – 2021) sono stati 7 gli infortuni con esito mortale per i minorenni sotto i 14 anni e 67 per la fascia di età 15-19 anni. Il Veneto è la regione in cui si sono verificati più infortuni mortali, mentre in Abruzzo, Basilicata, Sardegna, la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta non registrano nessun infortunio con esito mortale nel quinquennio in esame. Nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021 le denunce di infortunio di minorenni sotto i 19 anni presentate all’Inail a livello nazionale ammontano a 352.140 di cui: 223.262 per i minorenni fino a 14 anni.

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