ANCONA – Mentre a livello nazionale si lavora al piano scuola, che sarà ufficializzato la prossima settimana, nelle Marche, Regione e Ufficio Scolastico lavorano per fare in modo che gli studenti possano tornare in presenza, come aveva garantito nei giorni scorsi l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini. Cruciale, per la ripresa delle lezioni in presenza, il sistema del trasporto pubblico.
L’assessore regionale ai Trasporti Guido Castelli, spiega di aver «anticipato i confronti per non rimanere travolti all’ultimo minuto» e che è in corso «un censimento» del numero degli studenti che si dovranno muovere nel territorio regionale. L’obiettivo è quello di «essere in grado di sottoporre alle aziende dei trasporti» il dato esatto relativo al flusso degli alunni.
Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, aggiunge «stiamo verificando il flusso degli studenti in entrata e in uscita» dalle scuole, in modo da capire «se il sistema dei trasporti sia in grado di portare contemporaneamente tutti gli studenti, altrimenti ci dobbiamo organizzare o con il doppio turno» e quindi con ingressi scaglionati, o con «la didattica a distanza» frazionata per classi o a rotazione.
Filisetti però si dice fiducioso che «con una capacità di carico confermata all’80%», come previsto attualmente per le regioni in zona bianca, «il sistema dei trasporti è in grado di portare tutti gli studenti contemporaneamente a scuola».
Ad accendere i riflettori sulla necessità di provvedere ad una organizzazione puntuale dei trasporti, è anche la FLC Cgil Marche. «Siamo molto preoccupati, perché settembre è dietro l’angolo e la situazione organizzativa, in vista della riapertura delle scuole, non è ancora stata definita in maniera tale da garantire la ripresa delle lezioni in presenza in sicurezza». Così Andrea Renga, neo segretario regionale Flc Cgil.
Il sindacalista, nel ribadire che Cgil è da sempre a favore della vaccinazione contro il covid, fa notare che «il problema non è tanto quello di disporre o meno l’obbligatorietà del vaccino per gli insegnanti, quanto piuttosto eliminare le classi pollaio che non consentono il distanziamento interpersonale tra gli alunni». Inoltre evidenzia che una «fetta importante della popolazione scolastica, dai 3 ai 12 anni, non è vaccinabile», dunque occorre intervenire sui trasporti pubblici e sull’edilizia scolastica, oltre che garantire l’organico aggiuntivo necessario a consentire un avvio di anno in sicurezza e in presenza.
«A parte i buoni propositi, dal Governo e dalla Regione, non si è fatto ancora niente sul fronte dei trasporti, bisogna muoversi per tempo» spiega, sottolineando che visto il quadro attuale a livello nazionale le confederazioni sindacali minacciano di non firmare i protocolli sulla sicurezza se non verranno confermati il personale aggiuntivo e le risorse per i trasporti.
Renga evidenzia che il rialzo dei contagi e la variante Delta mettono a rischio le lezioni in presenza. Sull’ipotesi Green pass per i trasporti fa notare che «non è una soluzione se poi non vengono adottati controlli». Intanto torna a fare pressing sulla Regione, nell’attesa che il governatore Francesco Acquaroli, accolga la richiesta di incontro formulata il 23 luglio dai sindacati (Cgil. Cisl e Uil) per accelerare sulla questione organizzativa dei trasporti.