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Via ai saldi, Bramucci di Confcommercio Marche: «Stimiamo una lieve crescita dei consumi in uno scenario complicato»

Il Centro Studi Confcommercio Marche stima un giro d’affari di circa 215 milioni, in crescita del 3,5% rispetto al 2024

ANCONA – I saldi invernali sono come «una piccola luce che brilla infondo ad un tunnel molto lungo, che dura da tanto tempo». Così il presidente di Confcommercio Marche, Giacomo Bramucci, sui saldi invernali che nelle Marche prendono il via il 4 gennaio, in uno scenario che vede il comparto moda attraversare una profonda crisi a livello nazionale. Secondo Bramucci, che è anche componente della giunta di Federmoda Italia e vicepresidente dell’Azienda Speciale della Moda di Camera di Commercio delle Marche, le prospettive sono di una «lieve crescita dei consumi rispetto all’anno scorso, in uno scenario complicato» sul quale potrebbe incidere anche un nuovo «caro bollette».

«Siamo in una fase di ripresa estremamente fragile – prosegue -, le condizioni del comparto moda sembrano essere quelle di una lieve ripresa, sia a livello nazionale che marchigiano, con la spesa media che potrebbe crescere di qualche punto percentuale rispetto a 2024». L’altra nota positiva evidenziata dal presidente di Confcommercio è relativa «al maggior numero di consumatori che approfitteranno dei saldi». Per quanto concerne il previsto incremento del volume dei saldi, evidenzia «bisognerà capire quanto verrà intercettato dai negozi fisici e quanto dalle piattaforme online».

Giacomo Bramucci
Giacomo Bramucci

L’auspicio espresso da Bramucci è quello che «i consumatori scelgano di acquistare nei negozi di prossimità» dove c’è una grande attenzione alla sostenibilità ambientale: «I capi che acquistiamo online arrivano spesso da Paesi stranieri con un impatto ambientale» elevato. Inoltre, fa notare, l’acquisto nei negozi fisici contribuisce a sostenere il tessuto sociale delle nostre città e a mantenere le economie sul territorio: parte di quello che spendiamo nei negozi ritorna in termini di servizi e di qualità vita sul territorio, per questo l’invito è a scegliere i negozi vicino casa» conclude.

Nel primo weekend dei saldi invernali, secondo Confcommercio sei marchigiani su dieci approfitteranno degli sconti per rimpinguare gli armadi con nuovi capi di abbigliamento, con accessorie e calzature. Il Centro Studi Confcommercio Marche stima un giro d’affari di circa 215 milioni, in crescita del 3,5% rispetto al 2024, anche a seguito dell’avvio in ritardo della stagione invernale con il freddo arrivato solo a fine novembre. L’acquisto medio a famiglia per i saldi invernali stimato è di 295 euro, mentre l’acquisti medio a persona si aggirerà attorno ai 132 euro. Un appuntamento molto atteso sia dai consumatori che dai commercianti che sperano in una boccata d’ossigeno. Tra gli articoli più gettonati, maglieria, capispalla, piumini, giacconi, scarpe e accessori.

I consigli per gli acquisti di Confcommercio

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).

Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

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