L’ultima variante Covid-19, la Kp3 «si sta diffondendo, specie tra i giovani che rientrano dai viaggi». Lo spiega l’infettivologo Andrea Giacometti, che evidenzia «un aumento dei casi» anche tra le persone «vaccinate o che hanno già contratto altre varianti del virus Sars-CoV-2». La nuova variante, della ‘famiglia’ Omicron, si sta mostrando «piuttosto contagiosa» anche se dal punto di vista clinico l’impatto della malattia non è più quello delle prime ondate pandemiche.
«In ospedale – spiega il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche – abbiamo pochi anziani ricoverati con tampone positivo, ma si tratta soprattutto di pazienti affetti da altre patologie, come cardiopatie, diabete, nefropatie. Non sono pazienti gravi e non serve più la rianimazione».
Una variante con un periodo di incubazione piuttosto breve che va «dai due ai 4 giorni e con un decorso di 4-5 giorni». I sintomi sono quelli tipici anche dellì’influenza, ovvero mal di gola, naso che cola, raffreddore, tosse, dolori articolari, «non vediamo più i casi gravi di polmonite da Covid» spiega Giacometti.
Le buone prassi per evitare di contagiare gli altri «restano quelle già raccomandate – prosegue – ovvero la mascherina (chirurgica o Ffp2 in caso di presenza di pazienti fragili in casa) e una buona igiene delle mani con acqua e sapone. Tra ottobre e novembre dovrebbe arrivare il vaccino aggiornato alle ultime varianti» conclude Giacometti.