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San Francesco di Sales, l’Arcivescovo Spina incontra i giornalisti: «Per le sfide dell’Intelligenza Artificiale serve etica»

L'Intelligenza Artificiale, il contesto geopolitico internazionale e la crisi valoriale, sono alcuni dei temi toccati dall'Arcivescovo di Ancona Osimo

L'Arcivescovo di Ancona Osimo Angelo Spina ha incontrato i giornalisti ad Ancona nella sede Ansa

ANCONA – «Certamente non si può arrestare questo progresso», ma per affrontare le sfide imposte dall’Intelligenza Artificiale occorre «mettere dei ‘punti’ etici». Ad affrontare un tema più che mai centrale nel dibattito è stato l’Arcivescovo di Ancona – Osimo monsignor Angelo Spina, che ieri ha incontrato i giornalisti presso la sede Ansa di Ancona nella giornata in cui la Chiesa ricorda San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione.

Uno strumento, l’AI, che secondo monsignor Spina deve essere utilizzato «mettendo al centro la persona umana» e «il suo rispetto» e che necessita di essere ‘governato’. Anche per questo si è espresso positivamente circa la nomina del teologo e filosofo francescano, frate Paolo Benanti, alla presidenza della Commissione Algoritmi del Dipartimento per l’Informazione e l’editoria di Palazzo Chigi che si occupa proprio di Intelligenza Artificiale, unico italiano membro del Comitato Onu di esperti sull’Artificial Intelligence.

«L’intelligenza umana» ha spiegato l’Arcivescovo, porta ad una «realtà etica» che non significa moralismo, ma «saper ragionare per portare avanti un percorso umano». Riflettendo sull’importanza di una informazione incentrata sulla verità, ha spiegato che «la comunicazione oggi è la più grande via per il dialogo» e per «la pace». Spina si è soffermato sul contesto geopolitico internazionale segnato dal conflitto in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, e non ha tralasciato di sottolineare «l’assenza valoriale» di una società che rincorre la ricchezza.

Monsignor Spina e la direttrice dell’Ansa Massi

L’Arcivescovo ha preannunciato per la primavera (dopo Pasqua) un evento in occasione del termine dei lavori di restauro della chiesa di Santa Maria della Piazza ad Ancona, un gioiello architettonico, nel cuore del centro storico del capoluogo marchigiano, meta di turismo che solo nel periodo natalizio, con la mostra dei presepi, ha registrato circa 5mila visitatori.

Spina in particolare ha ricordato che proprio nella chiesa nel IV secolo dopo Cristo furono battezzati i primi cristiani di Ancona. Nell’edificio di culto, ha annunciato anche l’installazione di un dispositivo per registrare il numero dei visitatori. Per quanto riguarda i danni causati dal sisma del 9 novembre 2022 alcune chiese sono tutt’ora chiuse in quanto necessitano di lavori. Tra queste ha citato Santa Teresa dei Pellegrini (chiesa degli Scalzi), San Gregorio Illuminatore, la chiesa del Santissimo Sacramento, dei Cappuccini e la chiesa di Posatora (chiusa a seguito del sisma 2016). Nel territorio del Comune di Ancora sono ancora chiuse le chiese di Poggio e Massignano, e a Camerano quella di San Germano. Parzialmente aperte la chiesa di San Domenico e quella della Sacra Famiglia.

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