ANCONA – «Il personale delle cooperative in pronto soccorso? Il governatore Acquaroli lo ha ribadito più di una volta: noi dobbiamo far ricorso ai ‘mezzi propri’, senza ricorrere agli esterni in queste situazioni: possibilmente personale preparato, formato e cresciuto qui». Lo ha detto ai giornalisti il nuovo direttore dell’Azienda ospedaliero universitaria Armando Gozzini, parlando a margine dell’inaugurazione della vasca per la balneoterapia in Clinica di Dermatologia a Torrette di Ancona.
«Spero che a livello governativo si possa intervenire al meglio per modificare e dare una linea, come sembra che stia succedendo, per ridare forza al personale interno stabilizzato» ha detto, spiegando che l’emergenza urgenza dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche «è l’esempio che qui c’è una grande operosità e un grande modo di organizzare le cose alla maniera giusta».
Parlando del personale sanitario (medici e infermieri) ancora non stabilizzato ha spiegato: «Siamo per promuovere» anche la «conferma delle persone che sono magari in situazioni di precariato o a tempo determinato. Stiamo lavorando in questa direzione e anche la Regione è impegnata su questo fronte, anche a livello governativo: le Regioni stanno chiedendo di stabilizzare e di liberare i tetti di spesa» questo perché «ci consente» di «creare meglio la nostra azienda, altrimenti vincolati e sempre fermi, restiamo bloccati in situazioni burocratiche che non permettono lo sviluppo al meglio delle potenzialità dei reparti e delle persone». Il personale «è il motore dell’Azienda», quello che «fa il mood aziendale: se tutto il personale funziona è perché c’è una sintonia e un benessere».
Sui lavori di realizzazione del nuovo ospedale Salesi di Ancona che sarà trasferito in via Conca a Torrette, dove si trova l’ospedale regionale, e su quelli per la realizzazione della nuova morgue (obitorio), il dg ha spiegato che si tratta di «interventi a scacchiera già pre-ordinati e programmati: chiaramente vanno incastrati l’uno con l’altro, perché è una ‘consecutio’. Quello a cui ho cercato di mettere mano, in questi pochissimi giorni di inizio della mia attività» alla guida dell’Azienda ospedaliero universitaria, «è un piano di controllo della sicurezza, dei parcheggi e quindi della viabilità interna ed esterna all’ospedale».
Un lavoro «a scacchiera – ha aggiunto – previsto da un piano lavori, non possiamo cambiarlo: chiusa una cosa se ne apre un’altra», ma «è tutto molto ben programmato e impostato. Ci sarà uno sviluppo ulteriore quando apriremo dei parcheggi esterni, posteriormente all’ospedale, dove ci sarà la possibilità di accogliere il nuovo Salesi, con tutto il personale», con «un po’ di raziocinio si possono affinare anche questi aspetti». Per quanto riguarda la morgue, «ci siamo – ha detto -, manca poco» e «dovremo riuscire ad inaugurare».