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Sanità riabilitativa privata in sciopero, presidio dei lavoratori di Villa Adria davanti alla Prefettura di Ancona

I lavoratori di Villa Adria stanno scioperando per protesta contro le disparità salariali rispetto ai colleghi che lavorano nel settore pubblico

ANCONA – Si intensifica l’azione di protesta dei lavoratori di Villa Adria, la struttura di sanità riabilitativa. Ieri e oggi – 22 dicembre – sono state programmate due giornate di sciopero che hanno visto anche svolgersi un presidio, ieri davanti alla sede della struttura (con Fp Cgil e Fp Cisl) e oggi davanti alla Prefettura di Ancona.

L’azione di protesta va avanti ormai da mesi con i lavoratori che si sentono penalizzati rispetto ai colleghi della sanità privata ospedaliera in quanto il contratto loro applicato, proprio della rabilitazione estensiva, prevede a parità di formazione e di mansioni, anche fino a 400 euro in meno di stipendio rispetto ai lavoratori del settore ospedaliero.

Il presidio di ieri a Villa Adria con Fp Cgil e Fp Cisl

«L’azienda cerca di derubricare le ragioni dello sciopero al mancato rinnovo del contratto Aris Rsa – spiega Giorgio Paterna di Fp Cgil Ancona – e sostengono di applicare correttamente il contratto vista una generale prevalenza di attività di riabilitazione estensiva effettuata nel centro, ma questo in realtà non è corretto, perché il gruppo Kos Care dovrebbe applicare il contratto più idoneo alle prestazioni svolte dalla singola struttura -che nello specifico sono ospedaliere- e oltretutto dalla Regione Kos Care percepisce tariffe calcolate sulla base del costo del lavoro ospedaliero, mentre ai lavoratori applicano il contratto della riabilitazione estensiva con differenze retributive sostanziose».

Paterna evidenzia che «lo scontro si sta facendo molto più duro ed è la prima volta che facciamo due giornate di sciopero consecutive per l’intero turno di lavoro. Stiamo attendendo l’esito di un accertamento ispettivo e lavoriamo anche in direzione di un eventuale ricorso».

I rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori sono stati ricevuti questa mattina dal prefetto di Ancona Darco Pellos al quale hanno spiegato le ragioni della protesta, mentre il prefetto dal canto suo si è riservato di rappresentare la situazione dei lavoratori alla Regione. «lIl prefetto ci ha ascoltato attentamente» spiega Paterna, sottolineando che «l’adesione allo sciopero ha raggiunto il 90%» a testimonianza di quanto il tema della disparità salariale sia sentito dai lavoratori.

Il Gruppo Kos in una nota fa sapere che «Villa Adria, come a tutte le proprie strutture, il CCNL ARIS RSA e CDR (centri di riabilitazioni) sottoscritto nel 2012 da CISL FP e UIL FPL oltre che da UGL, anche in forza di specifico accordo raggiunto con le OOSS firmatarie, con il quale è stata riconosciuta la prevalenza delle attività extra-ospedaliere svolte dal Gruppo. Il mancato rinnovo è legato alle trattative aperte con il Governo e con le Regioni che ad oggi non hanno assicurato la copertura dei costi legati agli adeguamenti contrattuali. Ricordiamo che le strutture del Gruppo KOS nelle Marche operano quasi esclusivamente per conto dell’SSN, le cui attività sono regolate da sistemi tariffari che devono tener conto del periodico incremento del costo del lavoro».