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Sanità, Saltamartini: «Autorizziamo le farmacie per il vaccino antinfluenzale». Nomine direttori «da elenco nazionale»

L'assessore ha spiegato di aver portato in giunta due atti, uno per la nomina dei nuovi direttori generali di Torrette e Inrca per fine novembre e l'altro per l'antinfluenzale nelle farmacie

ANCONA – «Ho portato in giunta l’esigenza di riaprire la selezione per far si che a fine novembre possano essere nominati i due direttori (generali, ndr) di Torrette e Inrca». Lo ha annunciato l’assessore della Regione Marche con delega alla Sanità Filippo Saltamartini, parlando a margine del Consiglio regionale, dell’iter della legge 13 con cui la giunta ha riformato il sistema sanitario regionale.

La selezione dei nuovi direttori che raccoglieranno il testimone da Michele Caporossi (direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria delle Marche – Torrette) e di Gianni Genga (direttore generale Inrca d Ancona) «deve tenere conto dei professionisti che a livello nazionale domanderanno di partecipare». Saltamartini ha puntualizzato che «le persone che potranno essere nominate dovranno essere individuate nell’ambito dell’elenco nazionale» e che «le procedure saranno rigorosamente pubbliche» e dovranno tenere conto «non della valutazione politica, ma del merito delle persone che saranno chiamate ad assumere responsabilità così importanti».

I primi effetti della riforma sanitaria saranno ‘visibili’ a gennaio 2023, quando rimarranno sette aziende: oltre a Torrette e Inrca, resteranno le cinque aree vaste che però saranno trasformate in Ast (una per provincia). Nell’Ast di Pesaro confluirà Marche Nord. Con il processo di riorganizzazione dovranno essere nominati anche i nuovi dirigenti dele Ast, nomine che arriveranno successivamente a quelle di Torrette e Inrca.

Per quanto concerne la carenza di 400 infermieri nelle Marche denunciata ieri dall’Opi (Ordine delle professioni infermieristiche) l’assessore alla Sanità ha ricordato che «le Regioni non possono assumere personale perché c’è un tetto di spesa: non solo mancano 400 persone – ha detto -, ne mancano molte di più». «Come Regione Marche – ha aggiunto – stiamo affrontando la necessità di garantire la permanenza in servizio di tutte le persone che sono state assunte per il Covid e che per il tetto di spesa vedono riconfermata la loro presenza nei nostri ospedali solamente con contratto a tempo determinato».

L’assessore, riferendosi ad una interrogazione in Aula sulla riapertura del presidio materno infantile a Pesaro, ha spiegato che non è stato possibile riaprirlo il 30 settembre, come inizialmente previsto, per carenza di sanitari: «I medici non ci sono sul mercato – ha detto – e molti concorsi vanno deserti». Per quanto riguarda la riapertura dell’Ostetricia al San Salvatore di Pesaro è stata fissata al 5 dicembre.

«Il vero problema è quello del personale – ha aggiunto – l’Azienda, già dal mese di marzo, ha attivato tutte le procedure possibili per reclutare medici tenendo conto dei pensionamenti. In particolare, ha aderito per 7 posti al concorso unificato regionale indetto da Asur, che attualmente non è ancora concluso, ha indetto una procedura di mobilità, al momento infruttuosa, ha emesso due avvisi per incarichi a tempo determinato ed uno di conferimento di incarichi libero-professionali, riuscendo ad acquisire un solo medico in formazione specialistica ed un incarico professionale per la copertura di alcuni turni».

L’assessore Filippo Saltamartini

Il trasferimento del Dipartimento resta vincolato alla ristrutturazione delle due strutture, e i ritardi accumulati sono legati a fattori nazionali come il bonus del 110%, ma anche internazionali come la guerra in Ucraina: tutti elementi che hanno reso difficile reperire materiali e manodopera, fa sapere la Regione. A Pediatria i lavori di rifacimento della pavimentazione sono ultimati da aprile, mentre nel reparto di Ostetricia invece mancano i lavori di finitura che si concluderanno intorno al 15 novembre con i collaudi. «Per quello che riguarda il personale medico – ha assicurato – siamo pronti ad assumere prestazioni anche attraverso gara con cooperative esterne per garantire il servizio».

Tra gli atti portati ieri in giunta da Saltamartini c’è anche quello «con cui autorizziamo le farmacie alla somministrazione del vaccino antinfluenzale, che è presente, e della quarta dose del vaccino anti Covid. Il sistema è pronto – ha detto -, sia il sistema pubblico che quello privato, a ricevere e a garantire l’esecuzione di tutte le vaccinazioni che verranno richieste».

«La stagione pandemica e in generale anche per l’influenza inizia verso la fine dell’anno – ha ricordato – , adesso monitoriamo il fenomeno giorno per giorno, teniamo i numeri sotto controllo e poi verifichiamo che cosa serve. Tutto il sistema preesistente non è stato smantellato, quindi – ha rassicurato – siamo in grado di intervenire con ogni forza e per ogni evenienza, sia a livello dei ricoveri ospedalieri che nell’ipotesi in cui dobbiamo fare una vaccinazione di massa». Insomma, per l’assessore «il sistema è pronto a reagire».