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Sanitari no-vax, dopo le pec in 1.600 si sono vaccinati. Oltre l’80% dei docenti immunizzati ha avuto il richiamo

Si assottiglia nelle Marche il numero degli operatori sanitari no-vax: dopo l'invio delle pec più di 1600 si sono vaccinati. Buona la situazione sul fronte dell'immunizzazione dei docenti

Il centro vaccini al PalaPrometeo di Ancona

ANCONA – Sono poco più di mille gli insegnanti non ancora vaccinati nella nostra regione. A dirlo la direttrice Asur Marche Nadia Storti a margine della conferenza stampa di presentazione dell’avvio della vaccinazione con i camper e dello spot promozionale dedicato.

Dei docenti marchigiani sono 34.800 quelli che hanno già avuto la prima dose e l’80% ha ricevuto anche il richiamo. Una fotografia che fa ben sperare in vista della ripresa delle lezioni a settembre.

«La situazione è buona» afferma Storti, nel puntualizzare che nel target inviato dal provveditorato sono presenti anche docenti residenti fuori regione, ma sugli oltre 35mila attesi «ne abbiamo vaccinati più di 34mila, la maggior parte, più dell’80%, con seconda dose».  Insomma una buona percentuale, come evidenzia il direttore Asur Marche.

Nadia Storti
Nadia Storti, direttore Asur Marche

La campagna vaccinale procede con successo anche sul fronte delle nuove prenotazioni: Storti spiega che negli ultimi giorni «da 1.000-1.500 prenotazioni al giorno siamo passati a 3mila-4mila al giorno, sono raddoppiate».

Per quanto concerne invece i sanitari no-vax l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha ribadito che è in corso una azione di «moral suasion» che si propone di sensibilizzare gli operatori non ancora vaccinati a farlo, ma «se questo non avverrà (se non si vaccineranno contro il covid, ndr)», scatterà lo spostamento in un altro settore, non a contatto con il pubblico, e se questo non è possibile, si procede alla sospensione dallo stipendio e dall’ordine di appartenenza fino al 31 dicembre.

L’assessore ha ricordato che è importante sensibilizzare alla vaccinazione perché, come ha fatto notare, se fra gli «obiettori ci sono 50 anestesisti, se noi li sospendiamo, chiudiamo gli ospedali. Stiamo cercando di sollecitare le persone a rendersi conto di questa evenienza, dopo di che, se la vaccinazione non avverrà la sanzione è scontata: sospensione dalle funzioni e sospensione dall’iscrizione all’ordine» professionale.

Si tratta però di una «piccola minoranza» come ha precisato l’assessore, dal momento che oltre il 90% sono vaccinati e nel ribadire che «la legge va applicata» nei confronti dei sanitari che non hanno ottemperato all’obbligo di vaccinarsi contro il covid. La direttrice Asur Storti ha spiegato che dall’invio delle raccomandate per chiedere conto delle ragioni della mancata vaccinazione, oltre 1.600 sanitari dei circa 3mila non vaccinati «hanno aderito a questa prima chiamata», vaccinandosi. «È partita una ulteriore sollecitazione via pec con ricevuta di ritorno – prosegue – e nei prossimi giorni i nominativi dei non vaccinati, coperti da privacy, verranno inviati ai datori di lavoro».