ANCONA – «Vaccinarsi è un dovere etico». A dirlo è il presidente dell’Ordine dei Medici di Ancona, Fulvio Borromei, che interviene sul tema dell’obbligo vaccinale per i sanitari, dopo che nei giorni scorsi un medico di famiglia anconetano non vaccinatosi contro il covid-19 ha contratto il virus facendo finire in quarantena una ventina di suoi pazienti.
Un argomento molto dibattuto anche a livello nazionale, tanto che il governo tra le misure da inserire nel nuovo decreto che andrà in vigore dopo Pasqua, ha allo studio lo scudo penale per i medici che vaccinano i propri pazienti contro il covid-19 e l’obbligo vaccinale per i sanitari.
«Ritengo che i medici abbiano il dovere di vaccinarsi se non ci sono controindicazioni mediche a farlo – afferma – perché in base al nostro codice deontologico, dove è ben scritto che il medico tutela la salute dei cittadini, vaccinarsi significa oltre che tutelare se stessi dalla malattia, tutelare gli stessi cittadini, mettendosi in una condizione di immunizzazione personale». Borromei è stato tra i primi sanitari, allo scattare della campagna vaccinale, a sottoporsi all’iniezione.
Fulvio Borromei si dice «favorevole» all’obbligo vaccinale per i sanitari che non si sono ancora immunizzati contro il virus, anche se precisa di preferire l’adesione spontanea alla campagna di immunizzazione contro il virus, «perché aderire volontariamente significa farsi testimoni diretti di un comportamento etico, mentre essere obbligati diminuisce sicuramente la pregnanza etica: se c’è una necessità di tutela della salute dei cittadini, ed è l’obiettivo più importante, accetto che ci sia l’obbligo vaccinale, perché è l’ultima ratio per salvaguardare i nostri pazienti».
Il presidente OMcEO Ancona (Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) sottolinea che a livello nazionale «la stragrande maggioranza dei medici» si sono vaccinati «spontaneamente», così come anche nelle Marche dove i non vaccinati rappresentano «un fenomeno marginale, una piccola minoranza con la quale va discusso».
Fulvio Borromei fa notare infine che al medico compete rispettare il codice deontologico e vaccinarsi è in linea con il codice deontologico, che «ci obbliga alla tutela della salute dei cittadini».