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Save the Children: nelle Marche 73,4% tra 6 e 17 anni usa il web tutti i giorni, 14,3% di adolescenti vittima di cyberbullismo

Il dato choc emerge dalla XIV edizione dell'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia di Save the Children, "Tempi digitali", diffuso in vista della Giornata Mondiale dell'Infanzia

ANCONA – Nelle Marche il 73,4% di bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni, in Italia il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13. Il dato choc emerge dalla XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia di Save the Children, “Tempi digitali”, diffuso in vista della Giornata Mondiale dell’Infanzia. Dalla fotografia risulta anche che si abbassa sempre di più l’età in cui i bambini entrano in possesso o utilizzano uno smartphone. Se da un lato, rilegva Save the Children, emergono le conseguenze di una sovraesposizione al digitale, dall’altro c’è il rischio di restare esclusi dalla dimensione online, se non si ha accesso alla rete o si è privi di competenze digitali.

Competenze digitali che i bambini acquisiscono sempre più precocemente perché entrano in contatto con queste tecnologie molto presto. «Capita spesso di vedere bambini molto piccoli, anche sul passeggino con uno smartphone in mano mentre guardano un cartone animato – fa notare la psicologa Marianna Agostinelli, consulente della Procura Minori del Tribunale di Ancona -, alcuni genitori danno il telefonino in mano ai loro figli per tenerli buoni, ad esempio, al ristorante, ma andrebbero usate altre strategie: un album da colorare, un giochino».

Lo smartphone dato in mano ai bambini come strumento ‘antinoia’ non fa altro che togliere spazio alla creatività in una fase dello sviluppo cruciale. E il tempo trascorso davanti allo schermo di un telefonino, di tablet o di un pc si dilata e i bambini, specie se nelle fasce d’età più basse non hanno le competenze necessarie per affrontare il mondo digitale con i rischi e i pericoli che comporta.

Lo smartphone, il tablet «generano nei bambini e nei ragazzi una ricerca continua di nuovi stimoli, per l’immediatezza delle informazioni che arrivano al tempo di un click». Una immediatezza che si riscontra anche in altri ambiti, osserva la psicologa: «Anche i cartoni animati sono cambiati rispetto ad un decennio fa. adesso la storia si conclude in una sola puntata, mentre in passato la storia proseguiva per diverse puntate, adesso – spiega – è tiutto più veloce».

Dal report di Save the Children emerge che nelle Marche il 14,3% degli adolescenti tra gli 11 e i 13 anni sono vittime
di cyberbullismo. Un fenomeno in crescita spiega la dottoressa Agostinelli. «Il cyberbullismo rappresenta un grande problema, un fenomeno che incrementa il rischio di atti suicidari – spiega -. Le vittime di cyberbullismo non si sentono al sicuro neanche a casa, perché con il telefonino, i social network e le chat si sentono bersagliate costantemente. Si tratta di un fenomoeno più insidioso del bullismo, in quanto non consente alle vittime di avere uno spazio sicuro in cui avere una pausa dal disagio. La soluzione non è neanche quella di spegnere il telefono perché significa chiudere ogni comunicazione con il mondo esterno, significa essere tagliati fuori».

Quale i campanelli d’allarme? «Le famiglie devono prestare particolare attenzione ai cambiamenti nel comportamento dei figli: se diventano taciturni, evasivi, tendono a voler stare soli, ad evitare i genitori e a non dormire più la notte è bene approfondire. Il dialogo è fondamentale. Importante anche evitare di tenere il telefonino acceso di notte e di lasciare dispositivi o pc nella camera da letto dei ragazzi».


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