ANCONA – «La ripresa della scuola è un bel segno di speranza». Così l’Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo, monsignor Angelo Spina, nel giorno in cui riprende l’attività scolastica dopo i mesi di stop imposti dalla pandemia di covid-19.
Nonostante il nuovo anno scolastico sia segnato dal virus, «c’è trepidazione, ma anche speranza», osserva l’Arcivescovo, sottolineando che occorre «mettere al centro gli studenti: in questo tempo saranno loro a dare una proiezione molto positiva verso il futuro».
Monsignor Angelo Spina rivolge il suo augurio e la sua «benedizione» agli studenti ma anche al mondo della scuola, alle famiglie, ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale amministrativo e tecnico, in un tempo nel quale, evidenzia, «c’è bisogno di speranza». Se questa mattina il suono della campanella è stato vissuto all’insegna dell’emozione per gli studenti e i loro genitori, per le famiglie è stato scandito anche da qualche apprensione legata alle nuove norme che potrebbero per certi versi limitare la frequenza in classe ai loro figli.
Ma dall’Arcivescovo arriva forte l’incoraggiamento e la spinta al rispetto delle misure anti contagio: «Le regole previste per evitare la diffusione del virus, come mascherina e distanziamento, sono importanti e insegnano anche a rispettare sé stessi e gli altri». Secondo Monsignor Angelo Spina «bisogna avere fiducia e mettere al centro la persona umana, gli alunni, con la loro vivacità e intelligenza».
«È nella scuola che si forma la nostra intelligenza e che si creano buone relazioni. Occorre guardare con grande fiducia al mondo della scuola – conclude – , chiamata ad essere promotrice della curiosità intelligente delle nostre generazioni, in questo senso è fondamentale il grande lavoro svolto dagli insegnanti».