ANCONA – Medie e superiori dell’Anconetano verso la chiusura. È quanto emerge dal vertice tra Regione Marche, Ufficio Scolastico regionale, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il dirigente del servizio Istruzione Rocchi, Anci Marche, Upi e il mondo della scuola che si è tenuto nel pomeriggio.
Da quanto si apprende la Giunta sta lavorando a un’ordinanza per porre in dad al 100% (didattica a distanza) le classi seconde e terze medie e tutte le classi delle superiori della sola provincia di Ancona. In dad al 100% anche le superiori in tutta la Regione. Il provvedimento, che scatterà da sabato 27 febbraio per una settimana, scaturisce dalla crescita del numero di contagiati che interessa soprattutto le fasce d’età 11-13 anni e 14-18 anni. Il governatore dovrebbe firmare l’ordinanza domani mattina, ma il provvedimento è ancora allo studio.
In quarantena nella sola provincia di Ancona ci sono 3.400 studenti, contro i 3.000 complessivi di tutte le altre province: le classi in quarantena nelle Marche sono 333, pari ad un 3,19% delle 10.492 censite. La chiusura, che per ora dovrebbe essere disposta per una settimana, punta ad arginare l’ondata di casi positivi che sta interessando la provincia di Ancona dove la variante inglese del covid-19 si è largamente diffusa.
«Prendiamo atto dei dati dell’evoluzione epidemiologica dei positivi e comprendiamo l’opportunità di una temporanea attivazione della didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori e anche alle medie limitatamente alla provincia di Ancona – commenta il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti – . Ricordiamo che le scuole si sono dotate di un piano di didattica digitale integrata».
«Rimango stupita del fatto che ci sia un incremento così importante dei contagi nelle fasce d’età adolescenziali, piuttosto che in quelle della primaria e soprattutto dell’infanzia dove non c’è l’obbligo di indossare la mascherina – commenta la segretaria regionale di Cgil Scuola Lilli Gargamelli -. Questo lascerebbe pensare che il contagio in realtà possa derivare da altri luoghi e non dalla scuola. Avrei gradito uno studio più raffinato delle ragioni dei numeri forniti dalla Regione, perché se il veicolo di contagio risiede negli spostamenti, allora è necessario mettere in atto misure di natura diversa per mitigare la diffusione del virus».
Dal 1° marzo apriranno le prenotazioni sulla piattaforma dedicata per la vaccinazione contro il covid-19 con AstraZeneca del personale scolastico (fino a 65 anni d’età), i cui punti vaccinali saranno posti nei pressi delle strutture ospedaliere. Ad essere vaccinati saranno anche dirigenti e docenti che risiedono fuori regine ma lavorano nelle Marche.