ANCONA – Scende il cofinanziamento dei Comuni e si incrementa di 480 mila euro quello della Regione Marche ai servizi di sollievo rivolti alle persone con problemi di salute mentale e ai loro famigliari. La quota per i Comuni si farà dunque più leggera, passando dall’80 al 60%. Nel biennio 2023 – 2024 gli investimenti per i progetti di sollievo ammontano complessivamente a 4,3 milioni (2,8 milioni a carico della Regione).
La Giunta regionale ha approvato il riparto delle risorse destinate agli Ambiti territoriali sociali. «Nonostante, dopo vent’anni, il sollievo sia ancora un progetto – dice l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini – il nostro impegno è quello di trasformarlo in un servizio strutturato, regolamentato da una legge che realizzi adeguatamente l’integrazione socio-sanitaria a favore delle persone coinvolte. Il passaggio dell’atto nella Consulta regionale della salute mentale, prima dell’approvazione della delibera in Giunta, ha rappresentato una novità sostanziale, rafforzando la volontà di una condivisione delle scelte operate. La decisione di investire ulteriori risorse regionali testimonia, poi, la volontà di questa Giunta di essere al fianco delle famiglie».
I progetti vengono elaborati e gestiti dagli Ats (Ambiti territoriali sociali), sentite le associazioni dei familiari, insieme ai dipartimenti di Salute mentale delle Aziende sanitarie territoriali. Gli interventi riguardano servizi di ascolto, domiciliari, tirocini di inclusione sociale, attività di integrazione sociale, prevenzione e promozione della salute mentale. Destinatari delle risorse sono i cinque Ats capofila di area provinciale che coinvolgono gli altri Ats, Comuni, Unioni dei Comuni, Unioni montane, Province, associazioni o gruppi familiari, cooperative sociali, aziende, organizzazioni di turismo sociale, istituti scolastici. La ripartizione provinciale delle risorse tiene conto anche della popolazione residente e dell’estensione territoriale.