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Le piogge non risolvono la carenza d’acqua, Passerini (Univpm): «Approvvigionamento idrico a rischio nel pesarese e ascolano»

Le precipitazioni dei giorni scorsi non hanno risolto la carenza di acqua di un inverno e una primavera piuttosto asciutti. Il punto sulla situazione meteorologica delle prossime settimane con il professor Giorgio Passerini dell'Università Politecnica delle Marche

Le piogge localizzate degli ultimi giorni non hanno risolto la siccità che interessa anche alcune aree delle Marche. A dirlo è il professor Giorgio Passerini dell’Università Politecnica delle Marche. Le ultime perturbazioni, incluse le più recenti che hanno dato origine ad allerte meteo, come ad esempio «la bomba d’acqua caduta su Porto Sant’Elpidio nelle scorse settimane, nonostante sia stata molto intensa, si è trattato di un fenomeno molto localizzato che non risolve il quadro di siccità» spiega.

Quella appena trascorsa «è stata una settimana di caldo parossistico» prosegue. La scorsa settimana nelle Marche si sono susseguite diverse ondate di calore e non è mancato il bollino rosso su Ancona, mentre in alcune località dell’entroterra si sono superati i 40 gradi. Una Italia divisa in due, al Nord maltempo e alluvioni, al Sud un caldo intenso con temperature torride. «Si è creato lo scontro fra l’anticiclone africano e il ciclone di bassa pressione di cui negli ultimi giorni siamo stati toccati dalla coda» spiega.

Giorgio Passerini
Il professor Giorgio Passerini

Ieri, 26 giugno, un forte temporale ha causato l’allagamento di alcuni scantinati e sottopassi ad Ascoli Piceno e nella Vallata del Tronto, tanto che sono state diverse le chiamate ai vigili del fuoco per interventi legati al maltempo, fra i quali anche il soccorso a due persone rimaste bloccate in auto in un sottopasso allagato in via della Palude. La bassa pressione scivolerà sulla Croazia e nelle Marche è previsto il ritorno del bel tempo, spiega il docente di Fisica Tecnica Ambientale dell’Univpm.

Condizioni stabili resteranno sulla regione almeno fino alla giornata di domenica, ma dalla prossima settimana potrebbe fare la sua ricomparsa un nuovo sistema ciclonico, fa sapere, con piogge soprattutto al Nord del Paese. Le Marche anche questa volta si troveranno al confine. Il professor Passerini spiega che le piogge intense cadute in maniera localizzata in questi giorni e la scorsa settimana, «sono state solo parzialmente assorbite dal terreno, mentre hanno provocato soprattutto l’ingrossamento dei corsi d’acqua e la presenza in mare di tronchi d’albero provenienti dai fiumi».

Insomma, tra zone in cui è piovuto troppo intensamente e la pioggia è scivolata sui terreni, ed altre in cui non è piovuto affatto o è piovuto troppo poco, permane «il rischio di problemi di approvvigionamento idrico nel pesarese e nell’ascolano», conclude, zona, quest’ultima che sconta anche il problema delle falde idriche perdute a seguito del sisma del 2016». Intanto è previsto il ritorno del caldo intenso e già da sabato 29 giugno nelle Marche compariranno nuovamente i bollini arancioni per l’ondata di calore. Ad essere interessate, Ancona, Ascoli Piceno, Jesi e San Benedetto del Tronto.

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