ANCONA – «Dopo i recenti e tragici avvenimenti di Firenze, è necessario riproporre e riportare, ancora una volta, al centro del dibattito pubblico il tema della Salute e Sicurezza sul Lavoro». Lo afferma in una nota stampa il segretario della provincia di Ancona del Siulp, Alessandro Bufarini, condividendo l’iniziativa della Cisl di una mobilitazione a livello nazionale con assemblee nei posti di lavoro e nei territori.
Il sindacato dei lavoratori di polizia «è particolarmente attento a tale argomento perché, costantemente, si confronta con i colleghi e i dirigenti e, anche recentemente, ha evidenziato pubblicamente i ritmi di vita dei colleghi del XIV Reparto Mobile di Senigallia impiegati, in tutto il territorio nazionale, nei delicati servizi di ordine pubblico come pure le difficoltà collegate al controllo del territorio degli operatori della Questura e dei Commissariati di P.S. – si legge nella nota stampa del Siulp -. Turni di lavoro che minano la serenità familiare e personale e incidono proprio sulla Salute e sulla Sicurezza. Il principale posto di lavoro del Poliziotto è la “strada” e, per tale motivo, è qui che deve essere messo
nelle migliori condizioni per operare e per tutelare i cittadini».
Per Bufarini «non è in linea con la Salute e la Sicurezza sul lavoro, non fruire a cadenza costante del riposo settimanale, il mancato recupero psico-fisico, l’impiego di squadre con 8 operatori al posto dei 10 previsti, l’effettuazione di “doppi turni” per sopperire alle carenze di organico e l’eccessiva adozione di turni di lavoro straordinario, peraltro non remunerandolo regolarmente; tutto ciò, considerando anche l’aumento dell’età media degli operatori, mette a serio rischio la Sicurezza sul Lavoro, aumentano i carichi di lavoro ed il relativo stress tale da incidere anche sull’operatività,
sull’attenzione e, di conseguenza, sui servizi e sui diritti dei cittadini che vogliono manifestare o partecipare pacificamente a qualsiasi evento pubblico. La situazione degli organici e dei mezzi, “figlia” di mancati investimenti, è critica in molti Uffici di Polizia della provincia che ne hanno subito una diminuzione, tra un 20 e 30%».
«Un recente incontro con il Questore – prosegue – ci ha permesso di sottolineare l’importanza di tali argomenti e la necessità di richiedere dei rinforzi estivi per la città di Senigallia al fine di non trovarci nelle condizioni dello scorso anno in cui il “nostro” personale è stato distolto dal territorio per andare in ausilio a San Benedetto e Foggia. Per le assegnazioni di giugno, invece, il Siulp auspica l’arrivo di, almeno, 15 agenti in Questura, 10 al Reparto Mobile e dei rinforzi alle Specialità, soprattutto alla Polizia Stradale, perché rappresenterebbe un momento importante per
valorizzare ancora di più la Sicurezza nella provincia di Ancona e sopperire, seppur parzialmente, alle difficoltà nel controllo del territorio; di pari passo è necessaria l’assegnazione di nuovi veicoli per tale attività».
A preoccupare il Sindacato sono i dati delle statistiche: «non solo l’aumento dei dati nazionali (2023) relativi ai reati predatori, furti e rapine, che trova in linea la provincia di Ancona, ma anche quelli pubblicati nel recente rapporto dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale in cui, quasi tutte le voci critiche hanno fatto registrare inquietanti rialzi, a partire dal numero degli arresti per comportamenti violenti passati dai 59 della stagione 2021-22 ai 125 – quindi più che raddoppiati – si legge nella nota stampa – della stagione 2022-23. Parallelamente sono aumentati gli incontri con feriti (113 contro i 66 dell’annata precedente) e i feriti tra le Forze dell’ordine (147 rispetto a 72). Logica conseguenza è anche la crescita importante dei Daspo – divieti di accesso ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive – che sono 3748 mentre l’anno precedente erano stati 1741. Per questi ultimi, il trend della provincia di Ancona è in linea con quello nazionale perché l’impegno profuso e l’abnegazione dei colleghi ha consentito un aumento delle misure di prevenzione con un numero che è salito dai 347 provvedimenti del 2022 ai 429 del 2023, alla pari di grandi città come Firenze. Provvedimenti che includono daspo, ammonimento del questore, fogli di via, etc…
Ma la situazione rischia di precipitare – conclude – se non arriveranno ulteriori risorse. La Sicurezza non è un costo ma precondizione per lo sviluppo del Paese, il Siulp l’ha sempre ribadito ma per continuare a mantenere elevati livelli di sicurezza cercheremo, dopo l’incontro con il Questore, di sensibilizzare anche la Politica locale e regionale».