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Terremoto Marche 2022, interrogazione del Pd. Il Comitato 707: «Ricostruzione ferma, chiediamo certezze»

Il Comitato di cittadini nato all'indomani delle scosse del 9 novembre scorso nel capoluogo marchigiano, chiede tempi certi sulla ricostruzione. Il tema al centro di una interrogazione dei dem

Immagine di repertorio

ANCONA – I danni agli edifici del capoluogo marchigiano causati dal terremoto del 9 novembre 2022 al centro di una interrogazione a risposta orale del gruppo consiliare del Pd, primo firmatario il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo. Il dem fornendo un report della situazione, ricorda che ad Ancona, a seguito della scossa di magnitudo 5.7 con epicentro in mare a circa 30 chilometri al largo della costa marchigiana, 13 edifici sono risultati completamente inagibili (abitati da 64 nuclei familiari, 131 persone), 29 sono interdetti parzialmente (abitati da 229 nuclei familiari, 428 persone) e in 12 edifici sono stati rilevati danni gravi (abitati da 103 nuclei familiari, 191 persone).

Carlo Terracciano, sfollato dalla sua casa in via Rossini 20 ad Ancona

All’indomani delle scosse nel capoluogo marchigiano si era costituito un comitato di cittadini sfollati dalle proprie abitazioni, il Comitato 707, con l’obiettivo di tenere accessi i riflettori sulla questione. Parla di situazione ferma Carlo Terracciano portavoce del comitato, il quale evidenzia che «il contributo di autonoma sistemazione non è stato ancora erogato. Sappiamo che la situazione dovrebbe risolversi entro novembre – dice – ma intanto ci sono ancora 200 persone fuori dalle proprie abitazioni».

«Lo stallo» rilevato dal Comitato 707 riguarda «la ricostruzione ferma che non sappiamo quando partirà, come partirà e quanto arriverà dal governo. L’ulteriore chiusura delle maglie del 110% – spiega – non ci fa ben sperare, la nostra unica speranza è che venga approvato un emendamento del luglio scorso che andrebbe ad equiparare il sisma di novembre 2022 con quello del 2016, ma per adesso non ci sono passi avanti. C’è un silenzio poco confortante e non più tollerabile dopo quasi un anno – conclude – chiediamo certezze sui tempi dei vari step».

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd

I dem, dal canto loro, nell’interrogazione depositata in Consiglio regionale ricordano che l’11 aprile del 2023 il Consiglio dei Ministri «aveva deliberato il provvedimento di approvazione della dichiarazione dello stato di emergenza, utile per le prime risposte urgenti come il contributo di autonoma sistemazione». «Le scosse- spiega Mastrovincenzo – hanno provocato nella città di Ancona ingenti danni, lesionando molti edifici pubblici e privati e ad oggi non sono stati stanziati dal Governo fondi per la ricostruzione delle abitazioni, né l’evento sismico è stato inserito tra quelli che possono rientrare nell’emendamento del superbonus (come nel caso dei terremoti del 2009, 2016 e dell’alluvione del 2022)».

Obiettivo dell’interrogazione sollecitare il presidente della giunta regionale e l’assessore competente «per sapere se ha intenzione di sollecitare il Governo affinché proceda alla nomina del Commissario per il sisma di Ancona del novembre 2022 e se ha intenzione di sollecitare il Governo affinché provveda a modificare il decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016” in maniera da poter applicare le procedure già attive per poter dare avvio alla sistemazione e ricostruzione delle abitazioni lesionate».