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Terremoto, oltre 400 interventi dei vigili del fuoco. Inagibili due padiglioni dell’ospedale di Fano. Acquaroli: «No danni gravi»

Tre gli edifici resi inagibili, di cui uno in Ancona in via Circonvallazione 44, e gli altri due a Fano, si tratta di due padiglioni dell'ospedale cittadino, ai quali è stato interdetto l’accesso

Transenne per cornicioni pericolanti

ANCONA – Sono oltre 400 gli interventi svolti dai vigili del fuoco, tra Ancona e Pesaro, per verifiche di stabilità e sopralluoghi tecnici su edifici e strutture dopo la scossa di terremoto del 9 novembre con epicentro in mare, al largo della costa pesarese, e magnitudo di 5.7 sulla scala Richter.

Nella giornata di oggi si è ridotto il numero delle scosse, rispetto a ieri e anche l’intensità della magnitudo: ad oggi se ne contano una decina, la più forte di magnitudo 3.0, mentre ieri erano una cinquantina, la più intensa delle quali di magnitudo 4.1.

Tre gli edifici resi inagibili oggi dopo i sopralluoghi, di cui uno in Ancona in via Circonvallazione 44, e gli altri due a Fano, si tratta di due padiglioni dell’ospedale cittadino, ai quali è stato interdetto l’accesso. Nel pomeriggio in Regione è tornato a riunirsi il Cor, Centro Operativo regionale, presieduto dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a cui hanno preso parte l’assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, il responsabile della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni e i vari rappresentanti istituzionali coinvolti (Prefetture, Province, Comuni, Anas, Ferrovie, Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Sistema operativo delle emergenze).

Al termine del Cor il governatore ha fatto sapere che «non si registrano danni gravi» e che «rimane alta l’allerta», mentre proseguono i rilievi a seguito delle scosse, ma la situazione al momento resta sotto controllo. Tutte sistemate le pochissime famiglie che sono state evacuate dalle loro abitazioni in via precauzionale. Il Centro operativo regionale rimarrà comunque aperto anche nei prossimi giorni.

«I sopralluoghi effettuati finora – afferma Acquaroli – rilevano alcuni danni relativi ad edifici pubblici e privati. Gli accertamenti procederanno nei prossimi giorni per avere un quadro più definito ma fortunatamente non si sono registrate particolari situazioni gravose. Abbiamo chiesto ai Comuni di farci pervenire un elenco dei danni riscontrati e una stima iniziale delle necessità, in modo da avere un quadro chiaro: ci vorrà ancora qualche giorno».