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Ancona, Siulp su assegnazione di personale alla Questura: «Insoddisfatti dell’attenzione dedicata dal Ministero»

Il segretario provinciale del sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia attacca sulle assegnazioni di personale nella provincia di Ancona

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – «Insoddisfatti dell’attenzione dedicata dal Ministero al territorio della provincia di Ancona» per «assegnazione di personale e potenziamento estivo». Così il segretario provinciale del Siulp Alessandro Bufarini il quale evidenzia che «la sicurezza è uno dei principali argomenti di discussione di tutte le campagne elettorali, perché fa da volano a tutti gli argomenti che incidono sul benessere dei cittadini e sullo sviluppo del territorio».

Bufarini osserva che l’elevazione di “fascia” della questura di Ancona «ha sancito un passo importante e necessario, che va nella giusta direzione ma, da solo, non è sufficiente se non rappresenta l’inizio di un percorso di investimento in sicurezza che, necessariamente, deve vedere la politica protagonista di un serio e concreto impegno fatto non solo di parole. Quando dichiaravo che ci sarebbero voluti anni per risolvere i danni provocati dai mancati investimenti – prosegue – non solo non sono stato smentito ma, anzi, è stato dichiarato che con l’elevazione della questura sarebbero arrivati ad Ancona 40 agenti».

«Non so dove e chi ha fornito tali numeri – dice – ed a cosa si riferiva ma, se si vuole fare il bene dei cittadini bisogna parlare di dati reali, non su carta; oggi, i numeri che il Ministero ha ufficializzato con il piano di assegnazione del personale relativo ai trasferimenti del prossimo giugno e con il piano di potenziamento per la vigilanza estiva erano l’occasione per dare un segnale immediato».

Secondo il sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia, «agli uffici più a diretto contatto con le esigenze dei cittadini vengono previste delle assegnazioni insufficienti a sopperire le reali necessità operative come le 12 unità alla questura di Ancona, 3 alla Polizia Stradale e 3 alla Polizia di Frontiera, a fronte delle oltre 40 unità che andranno in quiescenza nel 2023».

«Un saldo negativo – aggiunge il sindacalista – che non ci possiamo permettere. Inoltre, le assegnazioni provvisorie estive rinforzano il litorale di tutte le province, nella zona di San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Fermo e Pesaro; l’unica “dimenticata” dal piano ministeriale è quella di Ancona e chi ne sarà più penalizzata è la zona di Senigallia e tutto il comprensorio della riviera del Conero. Esprimo rammarico per tali scelte effettuate dal Ministero e delusione per un impegno politico che, attualmente, non è stato sufficiente ad incidere in maniera determinante sulla sicurezza e sulle collegate esigenze economiche e sociali».

Per Bufarini si tratta di assegnazioni che «andranno a penalizzare quell’attività di prevenzione di cui si ha necessario bisogno, soprattutto nelle località del turismo estivo e che crea quella sicurezza, sia reale che percepita, di cui hanno necessità i cittadini della nostra provincia e chi viene a visitare il nostro territorio. La Polizia di Stato continuerà a garantire la propria presenza su strada ma è innegabile che queste scelte ricadranno negativamente sui carichi di lavoro degli stessi operatori o sui tempi dei servizi ai cittadini». «Se chi ha il compito di fare delle scelte non è in grado di farci lavorare nelle migliori condizioni, dagli organici ai mezzi (macchine, divise, etc..), allora ci “chiudano” – conclude lanciando una provocazione – ma ce lo devono dire chiaramente perché se ne dovranno assumere la responsabilità politica di fronte ai cittadini».

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