ANCONA – Stato di mobilitazione al XIV Reparto Mobile di Senigallia. Lo rende noto il segretario provinciale del Siulp Alessandro Bufarini secondo il quale «non è possibile gestire un Reparto di 160 colleghi in “smart working”». Bufarini parla di «gestione non condivisibile del personale e, nei fatti, le mancate risposte alle problematiche evidenziate, ci impongono un confronto con il personale del XIV Reparto Mobile per valutare le ulteriori iniziative, anche pubbliche, da intraprendere».
L’iniziativa «è il corollario di una serie di segnalazioni locali che non hanno prodotto l’azione di sensibilizzazione auspicata – si legge nella nota stampa – a cui è seguita una missiva al Dipartimento della Pubblica Sicurezza a Roma con richiesta di incontro urgente, perché il Sindacato, oltre a non aver avuto risposte concrete, ha visto nel comportamento del Dirigente del XIV Reparto Mobile l’assenza di un confronto ed un atteggiamento antisindacale. In più, se si chiedono sacrifici al proprio personale in termini di compressione dei diritti e di tempo dedicato ai propri affetti, sarebbe opportuno dare l’esempio».
Il segretario provinciale del Siulp Bufarini spiega «il risultato conseguente è che i servizi sono “impazziti”, gli effetti negativi ricadono sui colleghi tanto che qualcuno, nel giro di pochi giorni, ha effettuato troppi e forzati “viaggi” di andata-ritorno a Roma per impieghi in ordine pubblico; fisicamente e psicologicamente massacrante per sé stessi e per la propria famiglia. Nessuno vuole limitare la gestione della vita personale e familiare di nessuno, dirigente compreso,
ma, è chiaro che la gestione del personale di un Reparto Mobile come quello di Senigallia non può essere effettuata in “smart working”. La presenza fisica soprattutto in un Reparto che, attualmente, ha un solo Funzionario disponibile e dove i Sostituti Commissari invece di avere la responsabilità di dirigere un ufficio sono demansionati a caposquadra, è fondamentale».
L’auspicio di Bufarini è che ci sia «un cambio nella politica gestionale a partire dalla presenza fisica di un Dirigente perché gli consente di “vivere” con la massima oculatezza tutte le problematiche che emergono, confrontarsi
con i propri collaboratori e con l’ufficio ordine pubblico del Ministero e prendersi personalmente la responsabilità delle scelte per calmierare gli impieghi e delle decisioni che incidono sui diritti e sul benessere del proprio personale. Non è mai capitato di andare in questura e non trovare il Questore in “prima linea” nei fine settimana o nei giorni di festa, continua il sindacalista. Ecco perché, nella mattinata di martedì 10 ottobre il Siulp ha indetto un’assemblea aperta a tutti i colleghi del XIV Reparto Mobile; una mobilitazione di forze – conclude – per decidere le ulteriori iniziative a
tutela del personale, per una migliore organizzazione del lavoro, della sicurezza e del rispetto dei diritti».