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Spiaggia Bonetti, raccolta fondi per la ripartenza. Indagini serrate dei Carabinieri

Mentre si attende l'esito della perizia dei Vigili del Fuoco per scoprire la causa dell'incendio, è esplosa la solidarietà verso l'imprenditore il cui stabilimento balneare è stato divorato dalle fiamme

La struttura divorata dalle fiamme

ANCONA – Non escludono nessuna ipotesi i Carabinieri della Compagnia di Ancona che stanno indagando per svelare le cause alla base del rogo che ha devastato nelle prime ore di sabato mattina, 30 maggio, lo stabilimento balneare Spiaggia Bonetti a Portonovo. Al vaglio ci sono sia l’ipotesi accidentale, come il corto circuito elettrico che quella del dolo.

Ad accertare come si sia sviluppato l’incendio sarà la perizia dei Vigili del Fuoco di Ancona, il cui esito dovrebbe arrivare entro domani, intanto i Carabinieri sono impegnati nel condurre indagini serrate. I militari dell’Arma acquisiranno anche le immagini dei sistemi di sorveglianza dei locali vicini allo stabilimento.

Il Pm Marco Pucilli ha aperto un fascicolo di indagine e posto sotto sequestro l’area. A dare l’allarme quella mattina è stato il fornitore di bibite dell’attività andata in fumo.

Le fiamme si sono sviluppate rapidamente andando a coinvolgere l’intera struttura in legno rimasta completamente distrutta dal rogo, così come ombrelloni e lettini, la cucina e gli arredi. Un duro colpo per l’imprenditore Paolo Bonetti che aveva inaugurato appena un anno fa la sua attività nella splendida Baia. «Sono veramente distrutto – si sfoga Bonetti -. Insieme a Rabi, Franci e Poppy in qualsiasi ordine, abbiamo tirato su un sogno che ieri però ci è crollato».

Colpiti da quanto accaduto gli operatori della Baia che hanno subito manifestato la loro vicinanza nei confronti del collega. «Siamo pronti a dare tutto quello che serve, in qualsiasi modo. Non c’è niente che lasceremo indietro per lui, perché siamo una famiglia» commenta commosso Marcello Nicolini, presidente del Consorzio della baia di Portonovo e titolare del ristorante Il Laghetto.

«Nei limiti del possibile gli daremo tutto l’appoggio e gli presteremo le attrezzature di cui ha bisogno per ripartire – dichiara Maurizio Sonnino, titolare del ristorante La Capannina di Portonovo -: abbiamo 40 lettini in più e alcuni ombrelloni, sono le prime cose che possiamo dargli per rimettersi in attività velocemente, poi vedremo più avanti di cosa avrà bisogno. Quanto gli è accaduto ci ha scosso profondamente, siamo qui con il cuore in gola per quanto sta passando l’amico Paolo».

Intanto un centinaio di persone fra colleghi, amici e frequentatori della Spiaggia Bonetti, si sono riuniti in un gruppo e hanno lanciato una raccolta fondi su GoFoundMe per aiutare la famiglia a ripartire e a rimettersi in piedi dopo che tutto il loro lavoro è andato in fumo in poche ore, proprio all’inizio di una stagione che si preannunciava già complessa a causa delle misure imposte per evitare il contagio da coronavirus. Ad aprire la raccolta è stata Roberta Cerioni, imprenditrice titolare de La Fabbrica Dei Dolci American Bakery di Osimo e frequentatrice dello stabilimento: «Abbiamo creato questo gruppo appena abbiamo saputo quanto era successo – spiega -, l’iniziativa non è assolutamente partita da Paolo che anzi si sente imbarazzato, ma da noi clienti e amici che abbiamo deciso di dargli una mano per ripartire al più preso». Un gesto che ha commosso Bonetti: «Grazie per la raccolta – ha dichiarato –  anche se, per come sono fatto, mi imbarazza. Grazie per l’affetto che mi state dimostrando».

Anche l’assessore alla Protezione civile del Comune di Ancona Stefano Foresi ha manifestato la sua solidarietà verso l’imprenditore e nella giornata di sabato ha effettuato un sopralluogo sulla spiaggia per esprimere la vicinanza della Giunta. «L’attività era partita solo un anno prima – spiega Foresi – era tutto nuovo ed in poco tempo lo stabilimento era diventato un punto di rifermento». L’assessore ricorda che aveva incontrato l’imprenditore, membro del direttivo del Consorzio della baia di Portonovo, fino a pochi giorni fa per organizzare la ripartenza dei balneari. «Se ha bisogno di qualcosa il Comune di Ancona è disponibile ad aiutarlo. Il nostro augurio è che possa ripartire il prima possibile,  l’attività si trova in una zona importante, deve riprendere non si può fermare».

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